L’Ue riapre a 15 Paesi. Ma l’Italia è prudente: “Resta la quarantena”

La Stampa ESTERI

L’Italia, per il momento, sceglie la linea della prudenza e anche per i viaggiatori in arrivo dalle nazioni incluse nella lista stilata dal Consiglio Ue rimarranno valide le restrizioni.

Sì a Canada e Giappone, no a Stati Uniti e Russia, via libera condizionato alla Cina.

Da oggi, infatti, potranno riprendere i collegamenti con quindici Stati extra-europei.

Su tutti gli Stati Uniti.

Dopo aver riattivato la libera circolazione interna, l’Unione europea riapre le frontiere anche ai Paesi terzi. (La Stampa)

Ne parlano anche altri media

L’obiettivo è tutelare la salute degli europei tenendo fuori dalla lista quelli ad alto rischio e dunque dove i contagi sono alti, come gli Stati Uniti ed il Brasile. La lista sarà rivista ogni 14 giorni, con l’aggiunta di nuovi paesi a seconda delle rispettive curve epidemiologiche. (Il Fatto Quotidiano)

Di certo, sarà obbligatorio indicare già nell’aeroporto di partenza extra Ue il domicilio in cui si intende fare la quarantena. (next)

L'Italia ha votato a favore dell'approvazione della lista, mentre secondo alcune fonti Svezia e Polonia si sarebbero astenute. Possono, in piena trasparenza, eliminare solo progressivamente le restrizioni di viaggio verso i paesi elencati. (AGI - Agenzia Italia)

Ora, sicuramente la Commissione mostrerà come tutti i parametri epidemiologici indicano che in Cina il coronavirus è quasi scomparso, mentre negli Stati Uniti no. Si dirà che quelli epidemiologici su cui si basa la decisione dell’Unione europea sono dati incontrovertibili certificati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. (Nicola Porro)