«Un critico eccellente e un grande amico», il cordoglio del Teatro Stabile per la scomparsa Paolo Isotta

(foto da video qui di InConTraSrl)

«La scomparsa di Paolo Isotta è una perdita per il mondo della cultura e del teatro.

La scomparsa di Paolo Isotta. Con queste parole il Presidente Giampiero Beltotto esprime a nome dell’intero Teatro Stabile del Veneto profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa di Paolo Isotta, una delle più autorevoli voci della musicologia italiana, firma trentennale del “Corriere della Sera” e autore di importanti saggi sui massimi compositori italiani. (PadovaOggi)

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La mia rabbia – conclude – è che l’Italia e la sua cultura ipocrita e incipriata non siano state in grado di capire e di nutrirsi di uno come lui, non riuscivano e sapevano sopportarlo Controverso e tranchant, Isotta divideva per le sue idee e prese di posizione e sono stati in molti a definirlo “anticonformista”, ma non Buttafuoco. (L'HuffPost)

L’artista combatteva con un brutto male da tempo, ma la sua riservatezza e la sua energia non avevano mai permesso di far trasparire nulla all’esterno Milano, 14 feb. (LaPresse)

I nostri fratelli e i loro sentimenti in musica e poesia (Marsilio, 2017, finalista Premio Viareggio-Rèpaci 2017), La dotta lira. Grande esperto di lirica, a lungo temuta “firma” del Corriere della Sera, e autore di numerosi saggi. (Il Libraio)

Professore emerito del Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, dal 1974 Isotta aveva esercitato la critica musicale, prima al neonato Giornale di Indro Montanelli, poi per trentacinque anni al Corriere della Sera. (Connessi all'Opera)

È scomparso questa mattina Paolo Isotta, noto critico musicale che ha goduto di grande fama nell’arco di tutta la sua carriera. Morto a 70 anni Paolo Isotta, grande critico della musica. Classe 1950, si è spento questa mattina a Napoli Paolo Isotta, critico di musica e musicologo di grande fama. (Thesocialpost.it)

Nel 1974 l'assunzione come critico musicale al Giornale di Indro Montanelli e nel 1980 il passaggio al Corriere della Sera, dove continuerà la sua attività di critico fino al 2015. Aveva diretto le collane Musica e Storia per Mondadori e La Musica per Rusconi. (La Repubblica)