Indiana Jones e il Quadrante del Destino, la recensione del film con Harrison Ford - Cannes 76

Pubblicità Dopo mesi passati a inseguire le ipotesi nate dalle foto rubate sui set, anche italiani, e a penare per le condizioni fisiche di Harrison Ford (per l’infortunio subìto durante le riprese) è finalmente arrivato il momento di Indiana Jones e il Quadrante del Destino. Il quinto capitolo del franchise creato da George Lucas riporta l’avventuroso archeologo sul grande schermo per quella che potrebbe – dovrebbe – essere la sua ultima volta, e la regia di James Mangold (Logan- The Wolverine) regala al pubblico un gran finale in linea con i film precedenti, sempre diretti da Steven Spielberg (Cinefilos.it)

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La montagna della Paramount si fondeva con quella maledetta nella giungla. Jones inizialmente veniva inquadrato di spalle, per poi uscire dall’ombra con un ghigno, un gesto violento, e una colonna sonora da antagonista consumato. (Famiglia Cristiana)

La cavalcata scudetto del Napoli è stata sicuramente frutto di un ottimo lavoro dell’allenatore, ma Spalletti distribuisce meriti a tutta la squadra, anche ai giocatori che hanno giocato meno e potrebbero essere ceduti nella prossima sessione estiva di mercato: (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)

Indiana Jones e il quadrante del destino è il quinto film della saga, diretto da James Mangold, con Harrison Ford, Phoebe Waller-Bridge, Mads Mikkelsen, Boyd Holbrook, Ethann Isidore, presentato al Festival di Cannes e in uscita al cinema il 28 giugno in Italia. (BadTaste.it Cinema)

Harrison Ford è di ottimo umore. Fa le smorfie quando una giornalista gli chiede perché pensa che fosse il momento giusto per separarsi da Indiana Jones "ma come non è evidente?", a chi gli chiede se effettivamente sa ancora andare a cavallo "certo che so andare a cavallo... (la Repubblica)

In altre parole, Indiana Jones è tornato, e la sua leggenda si conferma solida nell’olimpo del Cinema dei Sogni. Insieme all’iconico eroe archeologo munito di cappello e lazo all’occorrenza, è tornato al Festival di Cannes il suo mitico interprete, Harrison Ford, portato in trionfo come è giusto che sia, e celebrato – a sorpresa da Thierry Fremaux – con una Palma d’oro d’onore. (Il Fatto Quotidiano)