Lancet: Pfizer meno efficace contro variante indiana - Scienza e Tecnica

Alto Adige SALUTE

La ricerca è stata condotta nell'ambito dello studio britannico Legacy, partito in gennaio e condotto dall'University College di Londra e dall'Istituto Francis Crick con l'obiettivo di tracciare le risposte sierologiche alla vaccinazione contro la variante Delta, ormai diventata dominante in Gran Bretagna, dove ha rimpiazzato la variante inglese B.1.1.7 (Alfa).

Lo indica la ricerca condotta in Gran Bretagna, con il coordinamento di Istituto Francis Crick e pubblicata sulla rivista The Lancet. (Alto Adige)

La notizia riportata su altri media

Il paradosso è che moltissimi irpini, compresi i giovanissimi, starebbero rifiutando la convocazione proprio sulla scorta della marca del vaccino, preferendo a questo punto la chiamata per fascia d’età che, invece, prevede il siero Pfizer o Moderna. (Quotidiano del Sud)

Lo studio sulla variante Delta (ex indiana) del Covid: aumentano i rischi legati ai ricoveri, i vaccinati con Pfizer hanno meno anticorpi attivi. Uno studio pubblicato su Lancet dimostra che la variante Delta del Covid, la vecchia variante indiana, è più trasmissibile della variante inglese, ora variante Alfa, e aumenta il rischio di ricoveri. (News Mondo)

Senza prenotazione. L'accesso sarà libero ma l'iscrizione all'Aire dovrà risultare al momento dell'accettazione presso il centro vaccinale (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Open Day vaccinale a Campagna: le informazioni utili. “Apertura a tutte le fasce di età ( da over 16) presso il palazzetto dello sport di Campagna, da ora fino ad esaurimento scorte. Una volta iniettato il vaccino, l’mRNA viene assorbito nel citoplasma delle cellule e avvia la sintesi delle proteine Spike. (L'Occhio di Salerno)

La guida per i marchigiani. E quei migliaia di marchigiani che vanno a curarsi in ospedali pubblici di altre regioni, si è chiesto perché avviene? (il Resto del Carlino)

Gli anticorpi prodotti dalle persone che hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino Pfizer/BioNTech tendono a essere oltre cinque volte meno efficaci contro la variante indiana B.1.617.2, chiamata ora 'Delta' secondo la nuova nomenclatura introdotta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, rispetto a quanto lo siano contro la versione originale del virus SarsCoV2. (L'Unione Sarda.it)