Niente rimborsi per chi ha debiti con lo Stato

Today.it ECONOMIA

Il meccanismo appare semplice: togliere dai crediti d'imposta i debiti accumulati nei confronti dello Stato.

La norma potrebbe interessare circa 750 mila contribuenti ogni anno, riducendo di 460 milioni di euro i crediti d’imposta erogati dallo Stato

In poche parole l'Agenzia delle entrate interviene 'pignorando' una parte del credito vantato dal contribuente nei confronti dello Stato per rientrare delle somme non versate dallo stesso in suo favore. (Today.it)

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L'Agenzia, prima di rilasciare l’atto di liquidazione, verifica se il contribuente ha dei debiti con il Fisco. Basterebbe non aver pagato una sola multa, oppure una cartella dell'Erario o una rata della Tari al comune dove si abita. (ilgazzettino.it)

Come detto basta una sola multa non pagata, una cartella esattoriale o una rata della Tari. Se non paghi una sola multa tagliati i rimborsi sul 730: possibile opporsi. I contribuenti potranno opporsi, ricorrere al giudice o subire senza poter reagire le decisioni del Fisco anche se, e può capitare, si poggiano su basi infondate? (The Wam.net)

Solamente in due casi l’Agenzia delle Entrate effettua un controllo preventivo sulla dichiarazione modello 730:. Rimborso IRPEF Agenzia delle Entrate: come arriva. L’erogazione dei rimborsi di competenza dell’Agenzia delle Entrate, compreso quello per il credito IRPEF risultante da dichiarazione, avviene prioritariamente mediante bonifico su conto corrente bancario o postale, sulle coordinate comunicate dal richiedente. (Money.it)

Prima di liquidare la somma di denaro richiesta, l'Agenzia delle Entrate verifica se il contribuente è a posto con i debiti o meno (ilGiornale.it)

Il debito con lo Stato, con l’Inps o con un ente territoriale verrà scalato da ciò che spetta nel 730 a titolo di detrazioni fiscali. Il contribuente che ha un debito con lo Stato non può essere trattato come quello che, ligio al dovere, ha pagato fino all’ultimo centesimo di tasse. (La Legge per Tutti)

Secondo quanto emerge dalla relazione tecnica, su circa 750mila persone sottoposte ogni anno a controlli incrociati, sarebbero di 460 milioni di euro i crediti d’imposta che non verrebbero riconosciuti perché compensati dai debiti. (QuiFinanza)