Strage di Casteldaccia: «Gli operai non dovevano scendere in profondità». Ed è già scambio di accuse

Corriere della Sera INTERNO

Tra i mille dubbi ancora non sciolti un aspetto della strage di Casteldaccia, costata la vita a 5 operai, morti soffocati dall’idrogeno solforato inalato mentre lavoravano alla manutenzione della rete fognaria di Casteldaccia, un dato sembra orma certo: le vittime non dovevano trovarsi nel luogo dell’incidente. Il contratto di appalto che la Quadrifoglio Group, la società per cui 4 delle vittime lavoravano, uno era invece un interinale, ha sottoscritto con l’Amap, la municipalizzata che gestisce acqua e rete fognaria a Palermo e in provincia, prevedeva che i lavori di spurgo a cui la squadra lavorava fossero fatti in superficie. (Corriere della Sera)

Su altri media

I corpi verrano portati domani mattina al Policlinico di Palermo. Al momento, tre delle salme si trovano nelle celle frigorifere del cimitero dei Rotoli, gli altri due invece si trovano all’ospedale Cervello. (Giornale di Sicilia)

Il giorno dopo la traged… (La Repubblica)

“Comprendiamo la necessità di effettuare i lavori da tempo programmati nella tratta ferroviaria tra Spoleto e Terni, ma riteniamo assolutamente censurabile la mancata previsione da parte della Regione e di Trenitalia di alternative adeguate per chi abitualmente si sposta in treno per motivi di lavoro, studio, famiglia o salute. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Quattro dei cinque operai morti lavoravano per la stessa ditta di Viola, mentre un quinto, e a un operaio interinale Giuseppe La Barbera di 29 anni. È ricoverato al Policlinico di Palermo. Giovedì le autopsie sulle 5 vittime (Livesicilia.it)

Il sindacato chiede risposte urgenti al ministro del Lavoro e alla Regione (Livesicilia.it)