La carenza di chip durerà fino al 2023

Tech Princess ECONOMIA

In realtà, sembrerebbe che il problema non sia della carenza di chip in particolare, quanto piuttosto la combinazione delle diverse parti

Chip: il CEO di Intel ammette che la carenza durerà almeno altri due anni. Il CEO di Intel, Pat Gelsinger, ha dichiarato che la carenza di chip potrebbe durare almeno fino al 2023.

Dall’altro lato Lisa Su, CEO di AMD – competitor di Intel -, ha commentato che la fornitura “migliorerà nel 2022“. (Tech Princess)

La notizia riportata su altri giornali

È già pronto infatti il dossier per proporre a Intel l’insediamento di una fabbrica di imballaggio avanzato di microchip in Italia. Ci sono infatti numerose imprese che potrebbero attingere dalla produzione di Intel, come anche il campo della ricerca applicata (Mole24)

Gelsinger ritiene che la carenza sia attualmente al suo massimo storico, ma potrebbe migliorare in modo incrementale con ogni trimestre del prossimo anno. La dichiarazione è stata rilasciata alla CNBC nella tarda serata di giovedì in vista dei risultati finanziari del terzo trimestre 2021 di Intel (Telefonino.net)

La stima per l’intero anno fiscale è di 77,7 miliardi di dollari di ricavi Data center e IoT tengono alti i numeri di Intel Nel terzo trimestre dell’anno fiscale in corso l’azienda guidata da Pat Gelsinger ha ottenuto 19,2 miliardi di dollari di ricavi, crescendo del 5% anno su anno. (ictBusiness)

A partire dalla presenza di imprese che potrebbero attingere alla produzione di Intel, fino al panorama della ricerca applicata in materia La proposta che sarà presentata a Intel per l’insediamento di una fabbrica di imballaggio avanzato di microchip in Italia, che dialoghi con uno stabilimento già previsto a Dresda in Germania. (Cronaca Qui)

1 Minuto di Lettura. Venerdì 22 Ottobre 2021, 13:45. . . . (Teleborsa) - Il colosso dei semiconduttori Intel chiude il terzo trimestre con un utile per azione che si è attestato a 1,71 dollari su base adjusted, e si confronta con gli 1,11 dollari attesi dagli analisti. (ilmessaggero.it)

I programmi dell’Europa. In questi piani si sostanzia la terza via dell’Europa per rafforzare l’autonomia di fronte ai colossi asiatici e americani che stanno investendo fortemente nel settore. L’anno scorso, gli Stati Uniti hanno annunciato il loro Chips for America Act, pensato per rafforzare la capacità produttiva nazionale e competere meglio con l’industria cinese. (Corriere Quotidiano)