La Finlandia non vuole vendere i bitcoin sequestrati

Cryptonomist ECONOMIA

La cosa curiosa però è che invece negli USA di questo genere di aste se ne tengono relativamente spesso, pare senza particolari problemi.

L’agenzia doganale della Finlandia, Tulli, sta faticando molto a mettere in vendita 1.666 bitcoin sequestrati nel 2016.

Nel frattempo però quei 1.666 BTC hanno incrementato il loro valore, visto che ad oggi ad esempio valgono circa 15 milioni di dollari.

Il problema pare sia legato al timore che una vendita di questo tipo potrebbe attirare un tipo di attenzione che in Finlandia non vogliono, mettendo forse persino a rischio la sicurezza stessa dell’agenzia. (Cryptonomist)

La notizia riportata su altri media

Stupiscono invece Chainlink (LINK) e Tezos (XTZ), il cui valore è aumentato rispettivamente del 6,82 e 3,71 percento rispetto a ieri. In data 23 febbraio una forte pressione di vendita si è abbattuta sui mercati delle criptovalute: quest'oggi, 27 febbraio, il prezzo di Bitcoin (BTC) è diminuito di quasi l'8% raggiungendo un minimo giornaliero di 8.531$. (Cointelegraph Italia)

Nel 2017 il valore di quei 6.000 Bitcoin ha toccato vette mai più raggiunte ma, dopo un 2018 da dimenticare, a metà 2019 ha iniziato una risalita che ora certifica a 53 milioni di euro il valore del capitale blindato per sempre dall'inaccortezza di Collins. (Tech Fanpage)

Almeno questo denaro virtuale e più di 100 mila euro in contanti sono stati sbloccati e alla fine sequestrati dalle autorità. C'è anche il fodero della canna da pesca dov'è nascosto il foglio con le password. (Corriere della Sera)

Insieme queste due blockchain, nell’anno appena trascorso hanno concentrato il 44% del volume totale delle transazioni blockchain in generale. Se queste tendenze dovessero continuare invariate in futuro, sarebbe possibile immaginarsi altre 20 miliardi di nuove transazioni blockchain nel corso dei prossimi 5 anni. (Cryptonomist)

È una strana storia quella di Volodymyr Kvashuk, fatta di codici e criptovalute. Microsoft e il furto in Bitcoin: la storia di Volodymyr Kvashuk. Il gruppo di Redmond, dopo aver notato l’ammanco, ha avviato un’indagine interna risalendo al responsabile e licenziandolo nel maggio di due anni fa. (Punto Informatico)

Le varie fasi del piano verranno innescate in base al numero di persone infette o ad eventuali quarantene in prossimità degli uffici di Coinbase. In questo caso Coinbase apporterà modifiche soltanto minori: incrementerà la frequenza delle pulizie dei propri uffici e limiterà i visitatori soltanto al personale essenziale. (Cointelegraph Italia)