Sei migranti siriani (tre bimbi) morti di fame e sete durante la traversata

Avvenire INTERNO

Loujin, 4 anni, morta di sete durante la traversata nel Mediterraneo - La foto consegnata dalla famiglia della bambini agli operatori delle ong che hanno soccorso il barcone COMMENTA E CONDIVIDI Sei rifugiati siriani, tra cui tre bambini, sono stati trovati morti su un'imbarcazione di migranti arrivata nel porto siciliano di Pozzallo. Sono morti di sete, fame e gravi ustioni. Questo è inaccettabile, ha scritto su Twitter Chiara Cardoletti, rappresentante dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati in Italia (Avvenire)

Su altre fonti

La richiesta di aiuto è stato rilanciata già 24 ore fa da Alarm phone, che ha inviato a tutte le autorità marittime competenti e pubblicato sui social la rotta seguita dal barcone alla deriva. (La Repubblica)

(Foto ANSA/SIR) Sei siriani, tra cui due bambini di uno e due anni e un dodicenne, sono stati trovati morti di fame e sete su una imbarcazione approdata ieri a Pozzallo, in Sicilia. (Servizio Informazione Religiosa)

Il Sindaco Roberto Ammatuna” E’ quanto si legge in un post pubblicato dal sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna. (Quotidiano di Ragusa)

Dopo Loujin, la siriana di sei anni morta di stenti il 6 settembre sull'imbarcazione dove era con la madre, il padre e la sorellina di un anno e mezzo, altri sei migranti, due bimbi di uno e due anni, un dodicenne e tre donne secondo il racconto dei loro compagni di viaggio, non ce l'hanno fatta a resistere alle condizioni estreme e inumane della traversata. (Tp24)

È stato pubblicato in GU il Decreto del 4 luglio con la definizione dei criteri e delle modalità di utilizzo del Fondo per il sostegno delle eccellenze e dell'agroalimentare italiano. Il fondo ha una dotazione finanziaria pari a (Tp24)

E' stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, il presunto scafista, di nazionalità turca, che avrebbe condotto la piccola imbarcazione con a bordo 34 persone (28 i superstiti) partita dalla Turchia e diretta in Italia (La Stampa)