Guerra commerciale: apertura dalla Cina. Buone notizie per l’accordo?

Money.it ESTERI

Il mercato spera in una soluzione della guerra commerciale entro l’anno.

La notizia, però, ha fatto ben sperare in una prossima risoluzione della guerra commerciale.

Per la guerra commerciale la svolta potrebbe avvicinarsi.

Guerra commerciale: la Cina rinuncia a dazi su beni USA. La decisione del governo di Pechino è significativa: la Cina eliminerà i dazi di importazione su semi di soia e carne di maiale provenienti dagli Stati Uniti (Money.it)

Ne parlano anche altri giornali

La reazione dei. Mercato è stata di immediato sollievo. Una notizia che dovrebbe rincuorare i tanti investitori e risparmiatori le cui sorti dipendono dall’esito delle guerra commerciale tra USA e Cina (Business Insider Italia)

Questo accordo, questi negoziati devono essere basati sull'uguaglianza e il rispetto reciproco", ha dichiarato Hua Chunying, portavoce della diplomazia cinese. La scorsa settimana Trump ha scatenato le proteste di Pechino dopo aver firmato un disegno di legge a sostegno dei manifestanti antigovernativi di Hong Kong. (Milano Finanza)

In Giappone, l'equivalente Pmi servizi è aumentato a 50,3 punti a novembre. Le Borse Ue accelerano dopo le indiscrezioni di Bloomberg su un possibile avvicinamento tra Usa e Cina nella guerra commerciale. (la Repubblica)

Pechino ha infatti deciso di escludere alcuni prodotti dall'aumento dei dazi sull'import Usa. Spunti che hanno contribuito in mattinata a sostenere i listini asiatici, dove Tokyo ha concluso gli scambi in rialzo dello 0,23%. (la Repubblica)

Asia in rialzo stamattina, mentre gli investitori riflettono sulle ultime indiscrezioni di Bloomberg secondo cui Stati Uniti e Cina potrebbero essere vicini a un'intesa sulla rimozione di alcuni dazi. Ieri invece lo stesso Trump ha fatto retromarcia e ha rimarcato che le trattative stanno andando molto bene. (Milano Finanza)

Dopo che la mia voce è comparsa per la prima su Rfa, la mia famiglia è diventata un bersaglio dello Stato. Questo è stato il punto critico dei miei 17 anni passati in America, anni di costante paura e preoccupazione per la mia famiglia rimasta a casa, nella provincia cinese del Xinjiang. (Tempi.it)