Regeni, il fastidio di Tajani che si scaglia contro il pm Colaiocco: “Farnesina ha sempre fatto il suo dovere, i magistrati facciano il loro”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Fattoquotidiano.it, fuori da Montecitorio. “L’appello del pm Sergio Colaiocco al processo Regeni affinché la Farnesina si attivi per la collaborazione dell’Egitto? Non abbiamo bisogno di indicazioni, i magistrati facciano il loro dovere, che noi facciamo il nostro. La Farnesina lo ha sempre fatto“. A replicare infastidito all’appello del procuratore aggiunto nel corso dell’udienza è il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, replicando al, fuori da Montecitorio. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

“Grazie a questa rinnovata cooperazione e ai buoni rapporti coltivati abbiamo raggiunto l’importante risultato della scarcerazione di Patrick Zaki, ma a differenza di quanto sostenuto da alcuni, non abbiamo interrotto, e non intendiamo interrompere, la ricerca della verità sul caso di Giulio Regeni, come dimostra il processo in corso in Italia, che il governo segue con molta attenzione e rispetto al quale ci siamo costituiti parte civile”. (Il Fatto Quotidiano)

«Sarà fondamentale ascoltare tutte le persone che hanno avuto strette relazioni con Regeni al Cairo — scandisce il procuratore aggiunto Sergio Colaiocco —. Senza il quale il dibattimento davanti alla Corte d’assise di Roma rischia di restare una scatola mezza vuota. (Corriere Roma)

GUARDA IL SERVIZIO VIDEO. “Non abbiamo interrotto e non intendiamo interrompere la ricerca della verità sul caso Giulio Regeni, come dimostra il processo che si è avviato, che il governo segue con molta attenzione e rispetto al quale ci siamo costituiti parte civile”. (Il Friuli)

Giulio Regeni è stato vittima di una vera e propria “ragnatela” che gli imputati hanno stretto attorno al ricercatore friulano tra il settembre del 2015 e il 25 gennaio del 2016, giorno del suo rapimento. (Il Messaggero Veneto)

"Brutale e gratuita violenza fisica e di inflizione di sofferenze corporali personali che non possono che avere prodotto, per la loro imponenza, gravissimo dolore e tormento in senso stretto, in un crescendo che ha originato l'evento morte, anche a voler trascurare il dato del patimento psicologico". (Espansione TV)

La “ragnatela” intorno a Giulio Regeni – Sono dieci gli elementi probatori definiti dalla Procura di Roma “decisivi” a carico dei quattro 007 egiziani accusati del sequestro, della tortura e dell’omicidio. (Il Fatto Quotidiano)