Coronavirus, l’Ue dice sì alla Cina e ad altri 15 paesi per la riapertura delle frontiere. No agli Usa

La Stampa ESTERI

Nella lista c'è anche la Cina, ma solo a condizione che Pechino accetti i cittadini dell'UE nel suo territorio.

Come era prevedibile alla vigilia date le condizioni sanitarie, gli Stati Uniti, il paese più colpito dalla pandemia con 125.928 morti per quasi 2,6 milioni di casi, sono esclusi dall'elenco, che dovrebbe essere aggiornato ogni due settimane.

Via libera alla Cina ma solo in caso di reciprocità, stop invece a Usa, Russia e Brasile (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

È stata questa la decisione presa a Bruxelles, ma che, tuttavia, potrà essere rivista ogni due settimane in base all’andamento dell’epidemia che ha caratterizzato il corrente anno. editato in: da. A partire dal giorno 1 luglio 2020 l’Unione Europea riaprirà le sue frontiere esterne a 15 paesi terzi. (SiViaggia)

E si è fermata a 5 miliardi, di cui circa 3 nel Mezzogiorno, sommando gli importi dei due fondi strutturali europei. Con una significativa quota di fondi strutturali europei (Fesr, Fondo europeo di sviluppo regionale e Fse, Fondo sociale europeo). (Corriere della Sera)

Nella lista delle nazioni i cui cittadini sono nuovamente accettati sul territorio europeo figura anche la Cina, benché a condizione della reciprocità (ovvero che anche Pechino accetti i viaggiatori europei). (LifeGate)

L’elenco mirava a raggiungere un coordinamento di massima tra partner dell’Unione, ovvero ad evitare l’apertura a paesi palesemente a rischio. Resta il pericolo che cittadini di queste 15 nazioni entrino in un altro Paese europeo e poi arrivino in Italia grazie alla libera circolazione intra-Ue. (Positanonews)

La questione coronavirus sta ancora tenendo banco e se per i paesi Ue i confini sono stati riaperti c’è ancora molta incertezza per quelli extra Ue. Guardando a questo sistema è emersa una lista di 14 paesi ossia Montenegro, Canada, Corea del Sud, Giappone, Australia, Thailandia, Nuova-Zelanda, Algeria, Georgia,Marocco, Ruanda, Serbia, Tunisia e Uruguay. (InvestireOggi.it)