Oleksandr Usyk, come il pugile ucraino ha battuto Tyson Fury ed è diventato il nuovo re dei Pesi Massimi

Oleksandr Usyk, come il pugile ucraino ha battuto Tyson Fury ed è diventato il nuovo re dei Pesi Massimi
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Il serpente all’ombra dell’aquila è un film con Jackie Chan, uno di quelli con la trama più semplice: un giovane orfano viene vessato dai bulli di una palestra della quale è ospite: un maestro lo allenerà per affrontarli e sbarazzarsene. Lo stile di combattimento del suo personaggio, quello “del serpente”, viene allenato in segreto, per prepararsi a spezzare il dominio dello stile “dell’aquila”, il più forte e spietato. (L'Ultimo Uomo)

La notizia riportata su altri media

L'Ucraina ha un grande bisogno di una vittoria, e i 12 ro… (La Stampa)

"Per la mia famiglia, per il mio paese". Ora è nella storia della boxe, dopo un match pazzesco, incredibile, di quelli che paiono spuntati dalla saga di Rocky Balboa. (Esquire Italia)

Usyk aggiunge il titolo WBC a quelli WBA, WBO e IBF, già in suo possesso. Il campione ucraino ha ricevuto i complimenti del presidente Volodymyr Zelensky che sul suo profilo telegram ha scritto: "Gli ucraini colpiscono duramente! E alla fine, tutti i nostri avversari saranno sconfitti. (Tiscali)

Usyk, il pugno di Zelensky: le arti della guerra del re dei pesi massimi

Tanti spettatori d'eccezione a Riad per la vittoria dell'ucraino Oleksandr Usyk (ora campione del mondo indiscusso dei pesi massimi) sul britannico Tyson Fury: tra loro Cristiano Ronaldo e Neymar, che in Arabia Saudita ora giocano a calcio, e un altro grande pugile, Anthony Joshua. (La Gazzetta dello Sport)

L'ucraino, 37 anni, già in possesso delle cinture Ibo, Wba, Wbo e Ibf, si prende anche quella della sigla Wbc, appartenuta a Tyson Fury, dopo un incontro memorabile alla Kingdom Arena di Riyadh. Il pugile è riuscito nell'impresa abbinando la tecnica eccelsa con un'ottima lettura del match. (La Gazzetta dello Sport)

"Il mondo è tuo": non il proclama illusorio che il Tony Montana di "Scarface" leggeva sul dirigibile, ma la sentenza delle cinture, riunificate da Oleksandr Usyk, l'uomo che nel tempo presente ha meritato di più il loro possesso cumulativo. (La Gazzetta dello Sport)