Bonus 110%, ecco a chi conviene cedere il credito

L'Eco di Bergamo ECONOMIA

Ma la “moneta fiscale” non si traduce in liquidità immediata per le imprese e i cittadini, per questo occorre capire bene quando e come usarla.

La cessione del credito può essere fatta dai singoli privati cittadini, dai condomìni e dalle imprese e viene recuperata, a seconda dei casi essendo stata estesa come opzione a tutti gli ecobonus, in 5 o 10 anni.

In particolare, nel caso dei condomìni, ogni condòmino può decidere autonomamente come gestirla, possibilità riconosciuta anche all’inquilino di un appartamento in affitto, con un contratto registrato e parere positivo del proprietario, il quale può quindi beneficiare del bonus e decidere per la cessione del credito maturato in relazione ai lavori effettuati. (L'Eco di Bergamo)

Ne parlano anche altri giornali

Se l'intervento è all'interno di una unifamiliare, e se ci sono i requisiti, il lettore potrà fruire del 110% sulle cifre rimanenti. Superbonus 110% e cessione del credito: dal 1° luglio anche sui lavori già in corso Chi ha avviato opere a inizio anno, se queste hanno i requisiti per il superbonus, potrà “aumentare” lo sconto sulle somme non ancora pagate dopo il 1° luglio di Marco Zandonà. (Il Sole 24 ORE)

Bonus ristrutturazioni: le istruzioni per lo sconto o la cessione del credito. L’Agenzia ha approvato il modello e istruzioni per la comunicazione dell’opzione di scelta per la cessione del credito derivante dalla detrazione Irpef o per lo sconto in fattura inerenti ai bonus ristrutturazioni (riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico, recupero del patrimonio edilizio; ecc. (Commercialista Telematico)