Olio e malattie cardiovascolari, quanti grammi servono al giorno: occhio alle quantità, lo studio americano

LiberoQuotidiano.it SALUTE

L'indagine è andata avanti per 28 anni, durante i quali è stata analizzata attentamente la dieta di queste persone

Se si vanno a sostituire 10 grammi di questi alimenti con la quantità equivalente di olio di oliva si contribuisce a ridurre il rischio di patologie gravi.

Fast food e malattie autoimmuni, lo studio: salute a rischio, quali cibi ti condannano. La ricerca ha avuto ad oggetto 60.582 donne e 31.801 uomini statunitensi privi di malattie cardiovascolari e non colpiti da tumore all'inizio della ricerca nel 1990. (LiberoQuotidiano.it)

Ne parlano anche altre fonti

Tacciato di essere troppo grasso e causare danni al cuore, l’olio extravergine d’oliva, orgoglio del made in Italy, in realtà sembra ridurre del 19% la mortalità cardiovascolare. Per il presidente vanno valorizzate le caratteristiche chimiche e organolettiche dell’olio extravergine d’oliva ma anche le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti (Corriere della Sera)

I primi cento litri di olio sono stati estratti da 430 chili di olive e rappresentano il risultato della prima raccolta simbolica avvenuta all’interno del Parco. Il prossimo intervento sarà il recupero del vigneto che si trova sparso in più punti dei 180 ettari del Parco”. (Trapani Oggi - Notizie di cronaca, politica, attualità Trapani)

Attraverso questo intervento abbiamo iniziato a curare anche la vegetazione che consideriamo componente essenziale del parco stesso. Sono il risultato della prima raccolta simbolica avvenuta all’interno del Parco archeologico di Segesta. (Sicilia Economia)

Alla stessa hanno preso parte 60.582 donne e 31.801 uomini statunitensi che, all'inizio dell'analisi (1990), non soffrivano di malattie cardiovascolari e non erano affetti da tumore. Il consumo giornaliero di più di 7 grammi, ovvero una quantità superiore a mezzo cucchiaio, di olio di oliva è associato a un rischio ridotto di mortalità per patologie cardiovascolari, neurodegenerative, respiratorie e per il cancro. (il Giornale)