Gino Strada era un militante. Uno che si è sporcato le mani per quello in cui credeva

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Ebbene sì, me lo ricordo in manifestazione con il casco in testa prima che col camice verde del medico di guerra.

Così Gino Strada ha preso il volo per un mondo in guerra, inorridito dalle sue ingiustizie, mentre Teresa Sarti, sua moglie, imprimeva la E rossa di Emergency dapprima nella coscienza della città e poi molto oltre.

La sua memoria va onorata ricordando che l’umanitarismo non è sentimento neutrale ma impegno contro i potenti, signori della guerra

Gino Strada è la Milano migliore, è il Sessantotto migliore, è la dimostrazione che l’utopia non è ingenuità ma fede creatrice. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Si stima che abbia curato gratuitamente 11 milioni di persone. Una proposta per ricordare Gino Strada, fondatore di Emergency, giunge dal gruppo consiliare Andria Bene in Comune: «26 anni fa ha fondato Emergency, organizzazione internazionale che cura le persone in contesti di guerra. (AndriaViva)

Molti di quelli che oggi hanno scritto di lui sono gli stessi che fino a ieri lo avevano contrastato. Ricordare Gino Strada vuol dire ricordarne l’impegno e le battaglie, innanzitutto contro la guerra e per il diritto alla salute. (PRESSENZA – International News Agency)

Insomma, Gino Strada, scomparso qualche giorno fa all’età di 73 anni, è stato un uomo eccezionale che ha fatto cose eccezionali, ed è per questo che proponiamo d’intitolargli un parco, una piazza o una via della città di Andria. (AndriaLive)

In un mondo del genere Gino Strada, e la sua rotta ostinata e contraria, costituiscono un esempio da seguire, specialmente per i giovani. Ovunque Gino Strada ed Emergency erano presenti per soccorrere i più deboli. (Il Fatto Quotidiano)

Ma per tornare alla domanda, Gino Strada nel privato sapeva essere anche un uomo dolce, affettuoso e generoso, qualità lasciate in ombra dal suo ruolo pubblico Compagno di banco dalla prima Liceo al Carducci di Milano, Roberto Satolli è fra le persone che meglio hanno conosciuto Gino Strada. (Scienza in rete)

La morte di Gino Strada è una perdita per tutti noi, una vita spesa mettendo la proprio professione di medico al servizio delle persone più povere e fragili. Poi questo suo impegno si è concentrato anche in Italia, nelle periferie e nei luoghi di emarginazione sociale (ilSaronno)