In Sicilia la guerra agli hacker vale 23 milioni di euro
Sullo sfondo c'è l'Isola dove 1 azienda su 2 durante il Covid si è dimostrata vulnerabile ad attacchi hacker.
Il business degli hacker "buoni" in Sicilia vale 23 milioni di euro.
Un hacker etico riesce a guadagnare da 200 a 500 euro l'ora, per simulare un attacco al sito internet e al network di un'azienda, verificarne la sicurezza e studiarne le soluzioni.
Sono esperti di analisi dei dati, annientano gli attacchi ai siti e alle mail delle aziende. (La Repubblica)
Se ne è parlato anche su altre testate
Sempre di recente, infatti, i pirati informatici avevano tenuto in ostaggio il Colonial Pipeline, il più grande oleodotto statunitense, 9.000 chilometri di lunghezza. Qualche giorno più tardi, il 31 maggio, è stata la volta di Jbs, il più grande fornitore di carne al mondo. (Corriere della Sera)