Sull'Ucraina l'Occidente ha scambiato i propri desideri con la dura realtà

Arianna Editrice ESTERI

Sull’Ucraina l’Occidente ha scambiato i propri desideri con la dura realtà di Claudio Risé - 10/05/2024 Fonte: Claudio Risé Come finirà lo sa Dio (come tutto il resto). I pronostici hanno finora fatto molta confusione, mescolando speranze e interessi personali con la realtà, quasi sempre più severa. Fu anche per questo che i capi europei, a cominciare dalla baronessa Ursula, (come raccontato da Massimo De Manzoni su questo giornale) si sono dedicati a lungo a rassicurare l’Europa e il mondo sulle disgrazie che stavano per rovesciarsi sulla Russia e i suoi capi, e sulla vittoria Ucraina imminente. (Arianna Editrice)

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Ma, quando la scala è più ampia e coinvolge gli stati, l'interesse individuale non basta. Per muovere gli eserciti e imporre rapporti di forza serve un'altra leva: l'ideologia, a cui segue una missione per volontà di dio, della nazione, o di entrambe. (Italia Oggi)

Parole europee così forti e concomitanti non s’erano forse mai sentite dall’inizio dell’aggressione del 2022. Due sortite maggiori hanno risvegliato il dibattito, fin troppo a lungo sopito, sulla guerra in Ucraina (Corriere della Sera)

“Le prossime Europee saranno più importanti delle elezioni italiane, ne va della nostra pelle. Le forze che governano oggi in Europa, Popolari, Socialisti, Liberaldemocratici, Verdi, e chi le fiancheggia da destra, come la Lega di Matteo Salvini e i conservatori di Giorgia Meloni, sono i responsabili di una escalation che rischia di portarci a una guerra nucleare. (Il Fatto Quotidiano)

Ecco perché se il presidente Macron ha fatto un errore a dire che bisogna essere pronti a inviare truppe Nato in Ucraina se la situazione volgesse al peggio, chi ha preso le distanze da una simile eventualità (compreso il nostro governo) non ha sbagliato di meno perché ha offerto un vantaggio allo Zar. (ilGiornale.it)

In questa puntata di Mazzucco Live si commentano le ultime parole di Macron e Cameron sulla guerra in Ucraina e delle reazioni in Russia. (ByoBlu)

“UNO spettro si aggira per l’Europa: lo spettro del comunismo”: era il 1848. Oggi suona cosi: uno spettro si aggira per l’Europa: lo spettro della vittoria di Putin. Lo ammettono gli ucraini: stiamo perdendo. (Quotidiano del Sud)