I segreti di Sagittarius A*: perché la foto del buco nero può rappresentare una svolta per la ricerca – Le interviste

Si vede che la gravità del buco nero deforma e devia la luce proveniente dal disco di accrescimento, come ci aspettavamo dalle equazioni di Einstein».

Tanto per cominciare, adesso abbiamo la conferma del fatto che al centro della Via Lattea ci sia effettivamente un buco nero.

«Eravamo abbastanza certi che lì si trovasse un buco nero – continua Bonaventura -, non poteva esserci altro.

Tant’è vero che hanno dato dei premi Nobel nel 2020 proprio per una serie di ricerche che ci hanno detto “laggiù c’è un buco nero”. (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

L’immagine storica rilasciata giovedì scorso, di Sagittarius A* ha richiesto l’impiego di un set di telescopi a livello planetario chiamato Event Horizon Telescope (EHT). Sono stati coinvolti così tanti dati che gli investigatori dell’EHT hanno dovuto spedirsi dischi rigidi per il lavoro scientifico. (MeteoWeb)

L’idea di poter addirittura “fotografare” un oggetto così strano come un buco nero è estremamente affascinante. Non moriremo però risucchiati da uno di questi oggetti cosmici, anche se in fondo la curiosità di conoscere cosa succede oltre l’orizzonte degli eventi potrebbe attirarci in qualche futuro viaggio interstellare alla ricerca di un buco nero (La Nuova Sardegna)

Un altro buco nero – M87 galassia ellittica gigante Virgo A – in passato era stato “fotografato” ma non si trovava nella nostra galassia ma in un’altra. Quelle osservazioni del 2017 hanno suggerito che l’oggetto in questione, Sagittarius A (Sgr A), fosse un buco nero, poteva esistere per davvero e l’immagine resa pubblica ieri ha fornito la prova regina di questa tesi. (Avvenire)

Ma direi che la sfida più grande che dobbiamo affrontare è il fatto che il buco nero si sta evolvendo molto rapidamente” (askanews) – La prima immagine del buco nero al centro della Via Lattea, la nostra galassia, è come il “Sacro Graal”. (Agenzia askanews)

Il sistema di controllo delle antenne europee di Alma, Atacama Large Millimeter/submillimeter Array, è situato in Cile al centro del complesso di otto osservatori radio di tutto il mondo che hanno formato un unico telescopio virtuale chiamato EHT. (Sky Tg24 )

Quindi, la prossima grande barriera che deve essere superata dalla Fisica è ciò che sta oltre "l'ombra del buco" João Tomás Meteored Portogallo 5 ore fa 5 min. Questa è la prima immagine di un buco nero supermassiccio al centro della nostra galassia, la Via Lattea. (Ilmeteo.net)