Charles Gammie, ricercatore presso l’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign ha espresso il proprio entusiasmo in merito i risultati dal momento che tutti i modelli sono riusciti a spiegare tutti i dati raccolti, grande traguardo per la fisica computazionale. La scorsa settimana la comunità scientifica è stata in grande fermento grazie all’arrivo della prima foto ufficiale del buco nero al centro della nostra galassia, stiamo parlando di Sagittarius A, un buco…
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Di Sagittarius A*, questo è il nome del buco nero, ora conosciamo anche la “voce” grazie alla sonificazione dell’immagine che ha fatto la NASA. La enorme distanza, tuttavia, fa apparire il buco nero piccolissimo, delle dimensioni di una ciambella dolce. Ecco il “suono” emesso dal buco nero (ascoltatelo con le cuffiette, mi raccomando! Dopo averlo visto per la prima volta, solo qualche giorno fa, ora siamo in grado anche di sentire il suono che fa un buco nero all'interno della nostra…
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Il disco di accrescimento del buco nero è invece un mix di particelle che vengono divorate e altre che vengono sparate a velocità relativistiche verso lo spazio profondo. Ora puoi anche ascoltarlo Gli scienziati del Chandra X-ray Observatory della NASA hanno trasformato in suono i dati di Sagittarius A*, il buco nero al centro della Via Lattea. Potete sentire la “voce” del buco nero supermassiccio nel video in testa all'articolo.
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Ma direi che la sfida più grande che dobbiamo affrontare è il fatto che il buco nero si sta evolvendo molto rapidamente” Il buco nero al centro della Via Lattea: “Si evolve rapidamente”. Scienziate e scienziati che lo hanno scoperto: è solo l'inizio. Milano, 13 mag. (askanews) – La prima immagine del buco nero al centro della Via Lattea, la nostra galassia, è come il “Sacro Graal”. L’immagine conferma che l’oggetto spaziale chiamato Sagittarius A* (Sgr A*) è un buco nero, finora solo un’ipotesi.
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Cosa potrebbe succedere al buco nero. È straordinariamente simile, anche se leggermente diversa, da quella mostrata nel 2019 per il buco nero che sta al centro di una galassia a noi vicina, M87. Una scoperta importante, dopo due anni di studio e di misura dei segnali radio che arrivano dal centro della nostra Galassia, la Via Lattea, i ricercatori dell’Eht, il telescopio Einstein come viene chiamato, hanno prodotto e fatto vedere l’immagine del buco nero che sta al centro della nostra…
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Nel settore l'azienda ha una solida e riconosciuta attività grazie alle collaborazioni strutturali con INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica, e con ADS International con la quale ha fondato il consozio AdOptica Il sistema di controllo ideato da Microgate per le 25 antenne montate nel 2011 sul radiotelescopio è stato fondamentale per permettere agli astronomi di sincronizzare le onde radio in entrata necessarie per elaborare un'immagine nitida del buco…
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Dietro ogni buon risultato ci sono sempre tanti sforzi e sacrifici che, come un buco nero, spesso rimangono nell’ombra Il massiccio buco nero posto nel cuore della nostra galassia non è più una ipotesi teorica, il genere umano l’ha trovato e l’ha fotografato. La fotografia di Sagittarius A il buco nero al centro della Via Lattea. Ovviamente Rocco Lico, classe 1984, originario di Mileto in provincia di Vibo Valentia, non usa una camera oscura per lo sviluppo delle classiche foto…
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Se siete iscritti a BadTaste+ ditecelo nei commenti qua sotto! Il motivo è semplice: nel 1997 è uscito nei cinema Punto di non ritorno (titolo originale Event Horzon), la pellicola di Paul W. S Anderson in cui Sam Neill aveva a che fare, fra le altre cose, anche con un buco nero. Proprio per questo, la star, che a partire dal 2 giugno ritroveremo nei cinema in Jurassic World – il dominio, ha condiviso la ben nota foto scrivendo:.
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L’idea di poter addirittura “fotografare” un oggetto così strano come un buco nero è estremamente affascinante. Non moriremo però risucchiati da uno di questi oggetti cosmici, anche se in fondo la curiosità di conoscere cosa succede oltre l’orizzonte degli eventi potrebbe attirarci in qualche futuro viaggio interstellare alla ricerca di un buco nero Come è stato possibile fotografare un buco nero? Quello che possiamo osservare dalla terra è la radiazione infrarossa emessa da questo gas poco…
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MeteoWeb. Catturare la prima immagine in assoluto del buco nero della Via Lattea, al centro della nostra galassia, non è stato un compito facile. L’immagine storica rilasciata giovedì scorso, di Sagittarius A* ha richiesto l’impiego di un set di telescopi a livello planetario chiamato Event Horizon Telescope (EHT). Sono stati coinvolti così tanti dati che gli investigatori dell’EHT hanno dovuto spedirsi dischi rigidi per il lavoro scientifico.
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You may be able to find the same content in another format, or you may be able to find more information, at their web site. You may be able to find more information about this and similar content at piano.io Ecco quanto è grande l'orizzonte degli eventi del buco nero Sagittarius A*, al centro della Via Lattea: coprirebbe tutta l'orbita di Mercurio! Tutta la massa del buco nero stesso, con le sue 4 milioni di masse solari, è concentrata in una dimensione…
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Perché la foto del buco nero è importante. La foto è importante per un semplice motivo: è la prova definitiva che al centro della Via Lattea c'è un buco nero In questi giorni l’abbiamo vista tutti: la prima immagine del buco nero al centro della nostra galassia, la Via Lattea. Quello che si vede nella foto è un anello di gas brillante, che circonda una regione centrale scura chiamata "ombra". Ma perché questa foto è così importante? La foto del buco nero al…
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Quindi, la prossima grande barriera che deve essere superata dalla Fisica è ciò che sta oltre "l'ombra del buco" Ma senza l'aiuto di una tecnologia più avanzata, non sarebbe possibile creare e condividere un'immagine estremamente dettagliata di questo buco nero. João Tomás Meteored Portogallo 5 ore fa 5 min. Questa è la prima immagine di un buco nero supermassiccio al centro della nostra galassia, la Via Lattea.
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“Sono emozionato – afferma l’astrofisico ai microfoni di una nota emittente televisiva – e felice per il lavoro di squadra che abbiamo compiuto negli ultimi tre anni. Rocco Lico è ricercatore presso l’Instituto de Astrofísica de Andalucía, in Spagna, e associato all’Inaf 14 Maggio 2022 11:52. C’è un pezzo di Calabria nella prima immagine riprodotta del buco nero che si trova al centro della nostra Galassia.
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Si tratta di un lavoro - ha aggiunto - che voglio dedicare alla mia Calabria, alla mia Mileto e soprattutto a mio padre scomparso da qualche anno che ha sempre creduto in me incoraggiandomi ad andare avanti». «Sono emozionato - afferma l’astrofisico che abbiamo sentito per telefono poco prima di essere intervistato da una nota rete televisiva - e nello stesso davvero felice per questo lavoro di squadra che abbiamo compiuto negli ultimi tre anni.
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Lo scatto, tuttavia, non mostra direttamente il buco nero, bensì uno spesso anello di gas brillante che circonda un’area centrale scura definita “ombra”. Per la prima volta è stato fotografato un buco nero al centro della Via Lattea. Le informazioni analizzate e poi selezionate, dimostrano che il buco nero della Via Lattea non è particolarmente vorace, e che la quantità di materia da lui inghiottita è piuttosto contenuta Per sviluppare la foto ci sono voluti anni, anche se il…
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scienza. VIBO VALENTIA C’è un pezzo di Calabria nella prima foto del buco nero che si trova al centro della nostra Galassia. «In questo processo, è stata anche compilata una biblioteca senza precedenti di buchi neri simulati da confrontare con le osservazioni» Nella collaborazione Eht svolge un ruolo attivo nel gruppo di lavoro “Imaging”, partecipando a tutte le fasi del processo di elaborazione delle immagini.
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Il sistema di controllo delle antenne europee di Alma, Atacama Large Millimeter/submillimeter Array, è situato in Cile al centro del complesso di otto osservatori radio di tutto il mondo che hanno formato un unico telescopio virtuale chiamato EHT. Delle 66 antenne complessive di Alma 25 sono state realizzate in Europa, e a sviluppare il cuore del loro sistema di controllo e precisione è stata Microgate, innovativa azienda bolzanina, che ha dato così il suo contributo tecnologico al raggiungimento di un…
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The size and shape of the ring provides a direct test of general relativity. Because of the variability of Sgr A* the team analyzed not one but thousands of images and the final image was a result of a lot of processing “We were stunned by how well the size of the ring agreed with predictions from Einsteins’ Theory of General Relativity,” said EHT project scientist Geoffrey Bower. The orbiting stars strongly suggested it might be a black hole, and today’s image…
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Fondamentale il contributo di Alma, l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array, in assoluto il radiotelescopio più potente al mondo che si trova nel deserto di Atacama, in Cile Si ipotizzava la sua esistenza, c’erano varie tesi a favore, ma nessuno ne aveva la certezza. Adesso cambia tutto, perché la sua esistenza è stata documentata in modo incontrovertibile, le foto mostrano inequivocabilmente che al centro della nostra galassia c’è un gigantesco buco nero.
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(askanews) - La prima immagine del buco nero al centro della Via Lattea, la nostra galassia, è come il "Sacro Graal". Ma direi che la sfida più grande che dobbiamo affrontare è il fatto che il buco nero si sta evolvendo molto rapidamente". Fa sembrare che stiamo guardando il buco nero attraverso una finestra smerigliata, come sotto una doccia - spiega Katie Bouman, ricercatrice - Questa è una sfida.
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Si vede che la gravità del buco nero deforma e devia la luce proveniente dal disco di accrescimento, come ci aspettavamo dalle equazioni di Einstein». Tanto per cominciare, adesso abbiamo la conferma del fatto che al centro della Via Lattea ci sia effettivamente un buco nero. «Eravamo abbastanza certi che lì si trovasse un buco nero – continua Bonaventura -, non poteva esserci altro. Tant’è vero che hanno dato dei premi…
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Quelle osservazioni del 2017 hanno suggerito che l’oggetto in questione, Sagittarius A (Sgr A), fosse un buco nero, poteva esistere per davvero e l’immagine resa pubblica ieri ha fornito la prova regina di questa tesi. In questo processo, è stata anche compilata una biblioteca senza precedenti di buchi neri simulati da confrontare con le osservazioni». Un altro buco nero – M87 galassia ellittica gigante Virgo A – in passato era stato “fotografato” ma non si trovava nella nostra galassia ma in un’altra.
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L'immagine conferma che l'oggetto spaziale chiamato Sagittarius A* (Sgr A*) è un buco nero, finora solo un'ipotesi. E ora che sappiamo che abbiamo questi laboratori di gravità estremi possiamo tornare indietro e possiamo migliorare i nostri strumenti e migliorare i nostri algoritmi per vedere di più e ricavarne più scienza. (askanews) - La prima immagine del buco nero al centro della Via Lattea, la nostra galassia, è come il "Sacro Graal".
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La sua passione per la ricerca viene da lontano, anche se non si tratta di anni luce La seconda foto di un buco nero: «Cinque anni di lavoro» È la seconda volta che il network Eht riesce a fotografare un buco nero. INAF/Parisini - Da sinistra: Nicola Marchili, Kazi Rygl ed Elisabetta Liuzzo dell’INAF. A 27 mila anni luce dalla Terra, al centro della nostra galassia, c’è un buco nero supermassiccio.
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“La regione scura al centro, che chiamiamo ‘ombra’ del buco nero, era proprio l’obiettivo che ci eravamo preposti di osservare, perché – continua – ci segnala la presenza dell’orizzonte degli eventi, la regione di non ritorno che è la proprietà che definisce un buco nero. Il buco nero, che si trova a circa 27 mila anni-luce dalla Terra in direzione della costellazione del Sagittario, appare nel cielo con una dimensione pari a quella che avrebbe una…
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Insieme alla collega astrofisica e ricercatrice Inaf Elisabetta Liuzzo, Goddi ci guida nei segreti di una fotografia che rappresenta una scoperta scientifica storica. "L'abbiamo sognata per più di vent'anni e ora finalmente eccola qua". Un'impresa che ha richiesto cinque anni solo per elaborare la gigantesca mole di dati raccolti nel corso di una manciata di notti da otto radiotelescopi distribuiti nei quattro angoli della Terra, dal Polo Sud alla cordigliera…
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È Sagittarius-A* , il mostro ben educato e gentile che occupa il centro della nostra galassia. di Guido Tonelli. L’immagine di Sagittarius-A, il buco nero al centro della Via Lattea, e prima ancora quella di M87, sono un fondamentale strumento di indagine per studiare questa famiglia di corpi così misteriosi. Eccolo là. Al centro di Sagittarius A*, come di tutti i buchi neri, la deformazione dello spazio-tempo è talmente spropositata che il tempo perde di significato.
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E il buco nero ben si accompagna agli stereotipi del terrore cosmico, come l’asteroide impazzito o la tempesta solare. Così, a tre anni dalle prove fotografiche di un caso analogo nella galassia M87, ecco apparire all’orizzonte un nuovo buco nero. Il terrore della fine del mondo riempì le chiese di penitenti e le tasche di predicatori seri e meno seri. Il buco nero della via Lattea esiste: la prima foto della storia Forse anche questo fa parte del nichilismo insito nell’umana specie: la certezza che tutto abbia fine porta…
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(Unioneonline/v.l.) Una scoperta scientifica eccezionale e che porta la firma della Sardegna. L'immagine è la prova definitiva che al centro della Via Lattea c'è un buco nero. Uno straordinario scatto, la prima immagine reale del buco nero al centro della galassia. La fotografia, presentata oggi a livello mondiale, è stata realizzata grazie a una collaborazione internazionale Event Horizon Telescope (Eht) e con il contributo italiano dell’Istituto Nazionale…
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Nell'infografica, il viaggio verso Sagittarius A*: dal gas che popola le regioni centrali della Via Lattea, osservato in banda radio, alle stelle che orbitano attorno al centro galattico, fino alla prima immagine scattata. Scoperto il primo buco nero errante della Via Lattea l buco nero non è visibile direttamente perché non emette luce: si vede uno spesso anello di gas brillante, delle dimensioni che avrebbe se fosse intorno alla Luna, che circonda una regione centrale scura chiamata…
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12 maggio 2022 Link Embed. https://video.repubblica.it/tecnologia/dossier/spazio/zoom-nella-via-lattea-dove-si-trova-il-buco-nero-sagittarius-a*/415568/416502 Copia Copia.
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Nonostante sembrino molto simili, però, quello della Via Lattea è oltre 1.000 volte più piccolo, meno massiccio e circondato da gas che gli orbitano attorno molto più velocemente (pochi minuti per completare un giro, contro i giorni impiegati dal gas attorno al buco nero di M87). La foto del Sagittarius A*, nome che con tutta probabilità deriva dalla sua vicinanza alla costellazione del Sagittario, arriva a tre…
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Possiamo finalmente affermare, al di là di ogni ragionevole dubbio, che al centro della nostra galassia risiede un buco nero? La dimensione dell’ombra è esattamente quella che ci aspettiamo e questa è la conferma che stiamo guardando un buco nero supermassiccio. Quindi possiamo immaginare che ci saranno tanti anelli di luce in giro per l’universo, vicino a ogni buco nero». «Sì, adesso possiamo finalmente dire che al centro della nostra galassia c’è qualcosa che si comporta esattamente come un buco nero supermassiccio.
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Eccola la prima immagine reale di Sagittarius A*, il buco nero al centro della via Lattea. Descritta poi come la «foto del secolo», l’immagine è comunque deformata, a causa delle distorsioni dello spazio-tempo indotte dal buco nero. Il buco nero avrebbe circa 4,3 milioni di volte la massa del Sole La prova regina che lì, nel cuore della nostra galassia, si trova un oggetto che è a tutti gli effetti un buco nero.
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Foto: NASA’s Goddard Space Flight Center/Jeremy Schnittman Nel 2021 l'Event Horizon Telescope (EHT), che nel 2019 ha realizzato la prima foto di un buco nero, ha rilasciato una nuova immagine "polarizzata", che mostra l'aspetto dello stesso buco nero (M87) attraverso l'equivalente di un filtro polaroid. La prima foto del buco nero al centro della Via Lattea spiegata bene. come leggere la foto. Foto: EHT Collaboration Adv Foto: EHT Foto: Collaborazione EHT (H/T: Lia Medeiros, xkcd ) Approfondimenti Spazio Buco nero M87: la…
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