Ftse Mib limita i danni risalendo sul finale, oltre -5% Leonardo

Giro di boa settimanale movimentato per Piazza Affari con l’indice Ftse Ftse Mib che nell’intraday è arrivato a cedere oltre il 2% a quota 20.481 punti, sui minimi intraday oltre due mesi. In chiusura l’indice guida milanese ha recuperato terreno chiudendo a 20.852 punti, in ribasso dello 0,52%. I mercati continuano a scontare ulteriori rialzi dei tassi statunitensi e per la prima volta dal 2010 il rendimento dei Treasury USA a 10 anni ha superato il 4% in scia alle dichiarazioni hawkish di diversi membri Fed (Daly, Kashkari, Bullard). (Finanza.com)

Su altre fonti

Nel corso della settimana il nostro indice di riferimento ha violato al ribasso il principale livello di supporto a 21.000 e ha testato quello a 20.500 punti minimi di luglio portando così il bilancio da inizio anno ad una perdita di oltre il 25%. (Finanzaonline.com)

E’ stata una giornata positiva sul mercato azionario italiano che si è appoggiato ad un’importante area di supporto e ha compiuto un veloce recupero. Nonostante questo recupero la situazione tecnica di breve termine rimane ancora precaria: il forte ipervenduto registrato dagli oscillatori più reattivi può tuttavia impedire un ulteriore cedimento e favorire un’adeguata fase riaccumulativa. (Milano Finanza)

Prova, seppur timidamente, a rialzare la testa il Fib, il future sull’indice Ftse Mib con scadenza settembre, dopo aver sfiorato la soglia dei 20.000 punti. Per assistere però a una credibile inversione rialzista i corsi dovranno confermare il superamento di quota 20.800. (Bluerating.com)

Il segnale generato dalla violazione del supporto a 21.000 punti è indiscutibilmente negativo per il Fib, il future sull’indice Ftse Mib con scadenza settembre. In quest’ottica, oltre 21.000, i successivi target diventerebbero 21.490 prima e 22.000/22.290 eventualmente in seguito. (Bluerating.com)

Nonostante questo recupero la situazione tecnica rimane ancora precaria: il forte ipervenduto registrato dagli oscillatori più reattivi può tuttavia impedire un ulteriore cedimento e favorire una fase riaccumulativa. (Milano Finanza)

E’ stata una giornata nervosa sul mercato azionario italiano che ha tentato un recupero ma è stato respinto da una prima area di resistenza. La situazione tecnica rimane quindi precaria (i principali indicatori direzionali si trovano ancora in posizione short) e solo il forte ipervenduto registrato dagli oscillatori più reattivi può impedire un ulteriore cedimento. (Milano Finanza)