Kissinger: “La Russia non va sconfitta”. Ma non abboccate, per lui il nemico è sempre l’Europa

Il Primato Nazionale ESTERI

Henry Kissinger non cambia insomma la sua storica visione e adesso punta il dito contro chi prova a infliggere una sconfitta sul campo a Mosca.

Per entrambi i grandi strateghi americani, mettere all’angolo l’Europa, renderla ininfluente e dunque controllabile, è sempre stato imprescindibile

Kissinger: “Errore fatale isolare la Russia”. Kissinger ha precisato che “idealmente, il punto di caduta dovrebbe essere un ritorno allo status quo ante” invasione russa. (Il Primato Nazionale)

Su altre fonti

Grande “Otto anni fa – ha spiegato Kissinger – quando è emersa l’ipotesi dell’ingresso dell’ucraina nella Nato, ho scritto un articolo in cui dicevo che l’esito ideale sarebbe stato una Ucraina neutrale, una sorta di ponte fra Europa e Russia invece che una linea del fronte, una prima linea di schieramenti opposti interni all’Europa. (Nicola Porro)

La geopolitica è uno scontro di élites. La linea di Kissinger è sposata almeno da un leader europeo: Emmanuel Macron che ha detto chiaramente che la Russia non va umiliata (Visione Tv)

Perseguire la guerra oltre quel punto non riguarderebbe la libertà dell'Ucraina, ma una nuova guerra contro la stessa Russia", ha concluso Kissinger L'Ucraina dovrebbe rinunciare al territorio e dovrebbe avviare i negoziati prima di creare sconvolgimenti e tensioni che non saranno facilmente superate", ha affermato Kissinger. (Liberoquotidiano.it)

Lo stato neutrale dell'Ucraina. Tuttavia, Kissinger crede che la situazione attuale renda praticamente impossibile per l'Ucraina diventare un paese neutrale nei confronti della Russia. "Penso che questa opportunità non esista ora allo stesso modo, ma può comunque essere concepita come un obiettivo finale", ha concluso l'ex Segretario di Stato (L'AntiDiplomatico)

Sul Fatto di domani anticipiamo una parte della conversazione tra lo storico Barbero e Alessandro Di Battista sul rapporto dell’Occidente con la guerra. Sul Fatto di domani vedremo se Draghi è uscito da questa giornata più o meno saldo alla guida della maggioranza. (Il Fatto Quotidiano)

Il capo della diplomazia moscovita ha quindi accusato l’Occidente di aver abbracciato un atteggiamento di «russofobia» dall’inizio della guerra in Ucraina. Kissinger ha aggiunto che, «idealmente, il punto di caduta dovrebbe essere un ritorno allo status quo ante» di prima dell’invasione. (Silenzi e Falsità)