Rimborsi spese dei professionisti sempre esclusi da imposizione

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Lo schema di DLgs. di riforma dell’IRPEF e dell’IRES, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 30 aprile, mette mano anche al regime dei rimborsi spese degli esercenti arti e professioni. In base all’attuale regime, occorre distinguere tra: i rimborsi delle spese anticipate in nome e per conto del cliente; i rimborsi delle spese sostenute per lo svolgimento della professione. In particolare, i rimborsi di cui al primo punto non concorrono alla formazione del reddito di lavoro autonomo (cfr. (Eutekne.info)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il riallineamento delle attività immateriali e delle altre attività previsto dall’articolo 15, comma 10, del DL 185/2008 12% per la parte dei maggiori valori fino a 5 milioni di euro; (Fiscal Focus)

E’ senz’altro da apprezzare la scelta del Governo, effettuata all’interno della riforma fiscale, di garantire la neutralità fiscale delle aggregazioni professionali. (Ipsoa)

Abbiamo già avuto modo di rilevare che il sistema fiscale italiano non agevola, anzi frena, la riorganizzazione tra professionisti. Infatti, a differenza delle riorganizzazioni aziendali che quasi tutte godono del regime della neutralità fiscale, i professionisti scontano una sostanziosa pressione dell’erario (si veda, ad esempio, alcuni nostri precedenti contributi . (Euroconference NEWS)

Gli studi professionali si trovano a fare i conti con i medesimi bisogni delle aziende loro clienti, stretti tra la necessità di fronteggiare margini sempre più sotto pressione e quella di reperire risorse necessarie a finanziare gli investimenti. (la Repubblica)

Sinossi delle modifiche introdotte con la Riforma IRPEF 2024 In continuità con gli aggiornamenti fiscali del 2023, il Governo ha implementato importanti cambiamenti nell’ambito della Legge di Bilancio 2024, che includono modifiche sostanziali all’Imposta sui Redditi delle Persone Fisiche (IRPEF), effettive dal 2024. (UniD Professional)

L’approvazione da parte del governo il 30 aprile scorso dello schema di Decreto Legislativo, contenente la Revisione del regime impositivo dei redditi (Irpef e Ires), lascia spazi alla speranza in un qualche miglioramento delle regole per la quantificazione della base imponibile delle imposte sul reddito, sebbene la continua crescita del debito pubblico italiano (giunto, a febbraio 2024, a 2.827 miliardi di euro), da una parte, e l’imminente entrata in vigore del nuovo Patto di stabilità, dall’altra, non lasciano certo immaginare significative riduzioni delle imposte. (Il Dubbio)