Coronavirus, studio Usa condotto da un'italiana: "Mix di geni da virus pipistrello e pangolino"
E’ come se il virus avesse riorganizzato la chiave che gli consente di sbloccare la porta di una cellula ospite, in questo caso una cellula umana.
Nel caso di Sars-CoV-2, la «chiave» è la proteina spike che si trova sulla superficie del virus e che i coronavirus usano per legarsi alle cellule e infettarle.
I ricercatori riferiscono che questo salto da una specie all’altra è stato il risultato della capacità del virus di legarsi alle cellule ospiti attraverso alterazioni del suo materiale genetico. (Giornale di Sicilia)
Ne parlano anche altri media
Una informazione cruciale per i ricercatori conoscere l’origine del coronavirus che ha provocato oltre 6 milioni di contagiati e oltre 372mila morti nel mondo. I coronavirus tipici dei pangolini, invece, nonostante siano molto diversi da Sars Cov 2, contengono la parte della proteina spike necessaria per legarsi alla membrana cellulare umana e che è importante per infettare l’uomo. (Il Fatto Quotidiano)
I coronavirus tipici dei pangolini, invece, nonostante siano molto diversi da Sars-CoV-2, contengono la parte della proteina spike necessaria per legarsi alla membrana cellulare umana e che è importante per infettare l’uomo. (Virgilio Notizie)