Le piazze italiane gridano ancora contro il genocidio dei palestinesi

Contropiano INTERNO

Non si fermano le manifestazioni del sabato in solidarietà con la resistenza del popolo palestinese e contro il genocidio in corso a Gaza e Cisgiordania. A Roma, Torino, Milano, Firenze si è tornati in piazza, per la diciottesima settimana consecutiva cortei hanno attraversato diverse città a sostegno del diritto all’esistenza e alla resistenza del popolo palestinese, mentre a Pisa migliaia di persone rispondevano alle manganellate della polizia contro gli studenti che manifestavano per la Palestina (Contropiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A Pisa gli studenti tornano in piazza ma questa volta il corteo, organizzato dal coordinamento degli studenti medi, è concordato con la Questura. (ilGiornale.it)

Nelle foto, dall’alto e dentro il corteo, i giovani, ma anche i tanti adulti che hanno sfilato a fianco degli studenti. Il corteo di ieri (oltre 5 mila hanno sfilato per le vie della città) si è svolto senza incidenti. (LA NAZIONE)

Anche Liliana Segre ha avuto la sua parte di contestazioni durante le manifestazioni pro-Palestina di sabato 2 marzo. (la Repubblica)

Già nei giorni scorsi le piazze di tutta Italia si erano riempite, da Roma a Milano, da Pisa a Firenze, per la causa palestinese. Partendo da piazzale 1 Maggio, fino ad arrivare in piazza Matteotti, più di mille persone – senza alcuna tensione con le forze dell’ordine – hanno ribadito pubblicamente il loro pieno appoggio alla resistenza palestinese contro «il genocidio perpetrato dallo stato di Israele». (Gazzetta di Modena)

A Roma, chiamate dalla Comunità palestinese in Italia, Cambiare Rotta, Unione Popolare, Rifondazione Comunista e alcune sigle anarchiche, 1.500 persone si sono date appuntamento in piazza Vittorio per dirigersi poi verso piazzale Tiburtino. (Il Manifesto)

A Pisa, come reazione a quelle violenze, ce ne sono cinquemila e q… È passata una settimana e un giorno dalle manganellate di via San Frediano, quando a manifestare erano appena 80 persone delle quali 13, in gran parte minorenni, sono finite in ospedale. (La Repubblica Firenze.it)