Intesa Sp, Bazoli: operazione con Ubi nell'interesse dell'Italia

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Secondo Bazoli "Ubi ha perso la sua occasione d'oro nel 2015, quando per prima si è adeguata alla legge di riforma delle Popolari, trasformandosi in Spa.

Nessun ruolo attivo nel progetto per l'offerta di scambio su Ubi, chiarisce Bazoli: "Su questo voglio fare chiarezza subito: non ho partecipato assolutamente allo studio e all'elaborazione di questa operazione.

Lo sottolinea in una intervista a Repubblica sulla fusione tra Intesa Sanpaolo e Ubi, il banchiere Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo. (Yahoo Finanza)

Ne parlano anche altri giornali

Le Acli di Arezzo richiedono ai candidati di rompere il silenzio su una vicenda cruciale per il futuro della città. (Arezzo Notizie)

Alla data del documento di Offerta, Intesa Sanpaolo deteneva, direttamente e indirettamente, complessive 288.204 azioni ordinarie Ubi, pari allo 0,0252% del capitale. Le tempistiche del delisting delle azioni Ubi saranno rese note successivamente. (Il Cittadino on line)

E non è finita: almeno ottanta filiali saranno girate a Bper per avere il via libera dell’antitrust. E pensare che dieci anni orsono Intesa aveva avanzato un vantaggiosa proposta per l’acquisizione di Banca Marche che avrebbe reso felici tanti soci dell’istituto di credito regionale poi azzerato totalmente da Bankitalia. (il Resto del Carlino)

L'APPUNTAMENTO. ROMA Settimana di conti per le banche quella che si apre lunedì. Così come è in agenda la semestrale di Bper che, entro la fine dell'anno, acquisirà da Ubi oltre 500 filiali. (Il Gazzettino)

“L’obiettivo – illustra Sky Tg 24 – “è salvare il settore dalla crisi e dalla rivoluzione tecnologica. Ora manca solo l’ultimo step: il processo di integrazione con Ubi, che arriverà nella primavera del prossimo anno. (torinonews24.it)

“La regione è stata duramente colpita dalla pandemia – spiega Barrese, che ha incontrato il sindaco jesino – e la sfida della ripresa economica imporrà investimenti soprattutto a sostegno delle imprese marchigiane che solo una grande banca come Intesa Sanpaolo è in grado di sostenere: potenzialità ancor più rilevanti deriveranno dall’unione con Ubi Banca che comporterà l’erogazione di aggiuntivi 10 miliardi l’anno di nuovo credito alle imprese nel triennio 2021-2023, senza alcuna riduzione per i clienti comuni. (CronacheMarche)