Da domani obbligo di Green pass: nelle farmacie novaresi caccia al tampone e record di prenotazioni

La Stampa INTERNO

E’ caccia al tampone nelle farmacie di Novara e del Vco. Tutte le farmacie, anche quelle che non effettuano direttamente il servizio, sono subissate di richieste last minute di chi ha bisogno del «lasciapassare» per domani, giorno in cui azienda si entra obbligatoriamente col Green pass o muniti di tampone

(La Stampa)

La notizia riportata su altri media

Farmacisti in prima linea per effettuare i tamponi rapidi ai lavoratori marchigiani che ancora non si sono vaccinati. "Siamo un presidio per tutta la città, oltre agli anconetani arrivano tanti cittadini stranieri, perché per avere il Green pass è sufficiente un documento d’identità", commenta la direttrice Antonella Marino (il Resto del Carlino)

ore dall'entrata in vigore del Green Pass sui luoghi di lavoro è corsa a fare il tampone rapido per chi non è ancora vaccinato, anche se in giornata è difficile trovare un posto libero. C'è anche chi si è vaccinato nei giorni scorsi ma ancora non ha ricevuto il Green Pass e che in attesa ricorre ai tamponi" (Sky Tg24 )

Parola di Roberto Tobia, segretario nazionale e presidente di Federfarma Palermo, che sottolinea subito: «Nonostante il rialzo delle prenotazioni, in Sicilia al momento non si registra alcuna emergenza. (Giornale di Sicilia)

E anziché recarsi al botteghino dello stadio Partenio, la fila per ottenere il carnet bisogna farla in farmacia. Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati (ilmattino.it)

Per supportare le farmacie e i laboratori privati che in questi giorni registrano un considerevole afflusso di prenotazioni e richieste di effettuazione di tamponi rapidi da parte dei cittadini, in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo di certificazione verde Covid, la Regione Piemonte ha deciso di consentire l’effettuazione dei tamponi rapidi anche negli hotspot pubblici sul territorio. (La Nuova Periferia)

Una scheda nominativa come quella della palestra, solo che al posto del numero di ingressi ci sono i tamponi effettuati. Tanto che anche Federfarma lancia l'appello: "Eticamente non corretto: così si disincentiva la vaccinazione" (La Repubblica)