Coronavirus, von der Leyen: Ue non ancora a punto auspicato lotta virus

LaPresse INTERNO

Quando poi tutti e 27 avranno ratificato la decisione sulle risorse proprie avremo un nuovo ossigeno nelle nostre economie.

Può essere strano parlare di ripresa in questo momento, perché non siamo ancora arrivati al punto auspicato nella lotta al virus.

Dobbiamo trovare una risposta alla minaccia delle varianti, per questo motivo abbiamo lanciato l’incubatore HERA”.

In ogni capitale, governo e parlamento del nostro continente”, ha continuato von der Leyen

E’ quanto ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo all’European Semester Conference. (LaPresse)

Se ne è parlato anche su altre testate

I casi totali sono 2.795.796 dall’inizio della pandemia, mentre il numero di persone decedute in totale arriva oggi a 95.486 Ora rilancia sulle misure anti covid dicendo un preventivo No alla zona arancione nazionale e al divieto di spostamento tra regioni. (Radio Popolare)

Un anno fa a Codogno e in tutta l’Italia cominciava la battaglia contro la COVID-19. Per monsignor Malvestiti, il monumento rappresenta la «ripartenza» e l’inizio di un percorso verso la guarigione (Corriere del Ticino)

Ma non è finita e non lo sarà mai: tante famiglie hanno perso i loro cari, nessuno sa cosa accadrà domani. 21 febbraio 2020. Il 21 febbraio, un anno fa, Codogno ha dichiarato il primo caso di Covid in Europa, scoperto da due dottoresse dell'Ospedale Civico. (Euronews Italiano)

I volontari della protezione civile hanno schierato anche i mezzi e l'unità cinofila davanti al sagrato in piazza XX Settembre, il cuore pulsante di Codogno che dal 21 febbraio 2020, per lunghi mesi, è stata tragicamente vuota. (La Repubblica)

Nel giorno dell’anniversario più doloroso per la storia di Codogno il sindaco Francesco Passerini inaugurerà il memoriale alle vittime. Il Covid non è scomparso, anche se i numeri qui sono piccoli: 21 positivi su 16 mila abitanti, un solo ricoverato. (Corriere della Sera)

Nessuno ancora sa cosa sarebbe successo: in un anno quasi centomila morti e il lavoro devastato in ogni suo settore. Presto risultano positivi anche gli amici di Mattia, la moglie e gli operatori sanitari che lo hanno curato. (QUOTIDIANO.NET)