Questioni di referendum: la firma digitale tra cannabis e green pass

Come accadeva con il nichilismo di Matera, Il Foglio apre ancora all’opinione e “offre un altro titolo giovane e fresco: ‘fumarsi un referendum’.

Se il silenzio politico attorno al referendum sulla cannabis ha sollevato questioni come quella sottolineata da Emma Bonino così come proposta dall’Ansa – “C’è poi l’imbarazzo dei grandi partiti progressisti, che ancora non ho capito dove si collocano.

Passato sotto silenzio politico, il successo del primo referendum digitale sulla cannabis in meno di 24 ore è stato strumentalizzato nel contrapposto alle diverse proposte referendarie riunite sotto il cappello “abolizione del green pass”. (The Intruder News)

La notizia riportata su altri giornali

Una moto della polizia e un camion di pattuglia stavano viaggiando insieme quando entrambi sono stati colpiti davanti a un ospedale nella città di Maikaen, nella provincia di Pattani. Per quasi due decenni queste zone sono state teatro di un’attiva insurrezione separatista musulmana. (LaPresse)

Il ricorso della lista Referendum e democrazia con Cappato è stato respinto. Il giudice ha detto che non abbiamo provato l'esistenza delle firme, in realtà è lo Stato che si è rifiutato di verificare l'esistenza delle firme. (Tiscali Notizie)

(askanews) – Il tribunale di Milano ha respinto il ricorso presentato da Marco Cappato e Eumans per la firma digitale per le elezioni. Il giudice non è stato posto in condizione di verificare la sussistenza del … (Agenzia askanews)

Il ricatto oggettivo a 5 giorni dal voto sul rischio di spostamento delle elezioni ha funzionato, ma era da 5 anni che i governi avrebbero potuto intervenire. La nostra battaglia continua, perché non era per la presenza della lista, ma è per conquistare un nuovo diritto civile e politico dei cittadini: la tecnologia al servizio della partecipazione democratica. (Libero Tecnologia)

Per poco tempo abbiamo davvero rischiato di non poter andare a votare domenica. Ricorso fatto pervenire dopo l’esclusione del partito dalle prossime elezioni politiche del 25 settembre, in quanto le firme per la candidatura della lista risultano in forma digitale e non in quella cartacea. (InvestireOggi.it)

Nonostante il gruppo politico possa contare sul sostegno di un numero di firme adeguato per presentare la propria candidatura, le corti di Appello e di Cassazione non hanno riconosciute come valide le sottoscrizioni raccolte in formato digitale. (Wired Italia)