Cosa dice lo studio inglese sull’uso di un vaccino diverso per la seconda dose

QuiFinanza INTERNO

Nel 34% dei casi, i ricercatori hanno osservato i leggeri effetti collaterali sopra menzionati, insorti fino quattro settimane di distanza dall’immunizzazione.

Ci sono poi casi particolari, per i quali la stessa AIFA prevede che la seconda dose non venga somministrata

Quante persone, tra chi ha ricevuto dosi di vaccino diverse, hanno sperimentato effetti collaterali non gravi. A rendere possibile la sperimentazione, condotta in Gran Bretagna, 830 volontari dai 50 anni in su. (QuiFinanza)

La notizia riportata su altri media

Attenzione: la decina di giorni della conferenza stampa del mattino sono diventati, nella nota ufficiale del pomeriggio, settimane. Li snocciola il commissario Massimo D’Angelo: per gli over 80 dosi al 95,74%, nella fascia 70-79 somministrare dosi a ventimila persone in più rispetto alla media nazionale (ilmessaggero.it)

Che differenza c’è tra la prima dose e la seconda dose e qual è il livello di protezione? Qual è l’efficacia dei vaccini? (La Stampa)

Resta invariato il siero da utilizzare, invece, nel richiamo per chi ha già effettuato come prima dose il vaccino AstraZeneca. Scelta per gli under 60. Una notizia che potrà servire a quanti, al di sotto dei 60 anni vorrebbero vaccinarsi ma sono diffidenti su Astrazeneca in seguito a quanto accaduto nei mesi scorsi. (Tempo Stretto)