Giro d'Italia, Pogacar: «È stato come quando con gli amici giocavamo ad attaccarci sulle piccole salite»

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Che spettacolo il ciclismo secondo l’interpretazione di Pogacar. Effettivamente, perché mai quella di oggi non poteva essere una tappa per lui? Se non si pone limiti, non esiste ragione per cui glieli debba porre qualcun altro. Vince a Oropa e va bene perché sono i suoi terreni, ma poi spaventa i velocisti a Fossano attaccando da lontano, con quel pantaloncino ciclamino che sembra dire “ehi, voglio anche la classifica a punti” (lo conferma il suo attacco a Cherasco in prossimità del traguardo volante). (Bicisport)

La notizia riportata su altre testate

CLASSIFICHE - CURIOSITA' - TAPPE - MONTEPREMI - ALBO D'ORO (Sky Sport)

Il percorso prevede una prima parte di tappa vivace, in particolare con il Passo del Bosco dopo 62 km: il Gran premio della montagna di terza categoria può vivacizzare la corsa ma difficilmente può diventare il trampolino per una fuga. (Adnkronos)

«È difficile immaginare che qualcuno possa scalzare un corridore del genere dalla testa della classifica generale. Checché se ne dica è forte anche la Uae, ma dove non arriva la squadra arriva il suo immenso talento. (Bicisport)

La notizia più bella, in alcuni casi, più che essere contenuta nell'intervista… è l'intervista stessa! Il nostro direttore Pier Augusto Stagi, tra i bus e i fogli firma del Giro d'Italia, ha infatti intercettato pure Luca Guercilena, a cui siamo... (TUTTOBICIWEB.it)

Nessuna reazione del gruppo, e allora davanti il vantaggio aumenta ancora: 5' 33 dopo 73 km di corsa. Cambi regolari in testa fra Munoz, de Bod e Calmajane, che hanno 5' di vantaggio dopo 70 km dal via. (La Gazzetta dello Sport)

Era un evento particolare, era il giorno in cui il Giro d’Italia arrivava a Oropa, al culmine di una tappa che ha reso leggendario Marco Pantani (scomparso il 14 febbraio 2004), tanto da legare per sempre il suo nome a quella salita. (Corriere della Sera)