La Consulta boccia i Benetton: “Legittimo estromettere Aspi da ricostruzione ponte Genova”

Il Primato Nazionale ECONOMIA

Ebbene, nel settembre dello stesso anno venne varato il decreto Genova, con cui si nominava un commissario straordinario per la ricostruzione del viadotto, escludendo Aspi.

Poi assicura che intende risolvere la questione concessione ad Autostrade il prima possibile.

Insomma, viste le indagini in corso per il crollo e le possibili responsabilità di Aspi nella mancata manutenzione del viadotto, era legittimo estromettere l’azienda. (Il Primato Nazionale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

De Vito conclude con le regole dello Statuto che, fa capire tra le righe, non sono applicate.A partire dalla decisione sulla sua posizione che doveva avvenire entro 90 giorni dalla sospensione. Chi controlla l'azione di Vito Crimi? (Il Messaggero)

E poi: "Alle famiglie delle vittime avevamo promesso due cose: che il ponte non lo avrebbero costruito i Benetton, ma un'azienda di Stato. È una decisione di tale importanza che dovrà essere condivisa al di là dei due ministri direttamente competenti. (la Repubblica)

Ovviamente Aspi, la controllante Atlantia e gli azionisti di riferimento del gruppo, la famiglia Benetton, speravano che la bilancia potesse pendere a loro favore. La società controllata dai Benetton si era riservata comunque di far valere i propri diritti in un secondo momento nella speranza di poter mettere fine al contenzioso che si è aperto col crollo del ponte Morandi. (La Stampa)

«Avevamo fatto due promesse: il ponte non lo avrebbero costruito i Benetton e che non avrebbero più gestito le autostrade. In campagna elettorale promesse di bloccare l’opera in poco tempo, poi una volta a Palazzo Chigi (all’epoca in compagnia della Lega), il cambio di rotta. (Corriere della Sera)

«Salvini, nostro collega di governo durante il primo governo Conte, oggi grida allo scandalo ma dovrebbe ricordarsi che ci ha impedito di giungere a un accordo per la revoca delle concessioni». Su questo il Movimento 5 Stelle non arretra di un millimetro». (Ascolta la Notizia)

Cosa cambia la decisione della Consulta. Questa è certamente un’arma in più in mano all’esecutivo al tavolo della trattativa con Autostrade. Ecco perché ora l’asso chiave da poter giocare per evitare la revoca potrebbe essere un passo indietro sostanziale della holding e dunque dei Benetton. (Il Sole 24 ORE)