Pio e Amedeo, in studio Eros Ramazzotti e la figlia Aurora attacca il programma

Una tra tutti Aurora Ramazzotti, la quale ha commentato il monologo del duo comico pugliese sul “politicamente corretto”.

ondividi Tweet. Pio e Amedeo sono andati in scena in queste settimane con un programma andato in onda su Canale 5 in prima serata e intitolato Felicissima sera.

Con queste parole, Aurora ha poi concluso il suo post

Aurora Ramazzotti commenta in diretta il monologo del duo comico pugliese. (Baritalia News)

Ne parlano anche altri giornali

La libertà di espressione è tornata al centro del dibattito dell’opinione pubblica in soccorso del “caso Pio e Amedeo”. Il caso Pio e Amedeo contro il caso Fedez. Con alle spalle la protezione della Costituzione, il duo comico Pio e Amedeo si è scagliato contro il politicamente corretto. (Money.it)

“In questi giorni si è parlato tantissimo dell’uso delle parole – ha detto Bravi dall’Auditorium Parco della Musica di Roma, senza citare direttamente Pio e Amedeo – E qualcuno ha detto che l’intenzione è molto più importante delle parole che si usano“. (Il Fatto Quotidiano)

"Siete etero e bianchi, non potete capire". Le dichiarazioni dei comici pugliesi, un grido di libertà contro il politicamente corretto, hanno fatto infuriare vips, influencer, associazioni Lgbt e la stampa progressista al completo. (ilGiornale.it)

Da Fedez a Pio e Amedeo, l'intreccio indistinguibile tra show, politica e diritti di Antonio Dipollina. (la Repubblica)

Un monologo sottoposto a censura preventiva dalla direzione di Rai Tre, anche in questo caso per pura e semplice convenienza. Nella sua invettiva-monologo contro la presunta “dittatura del politicamente corretto” ha fatto, semmai, quello che i piccoli conformisti fanno da sempre: difendere la libertà dei tanti e dei forti di insultare e irridere i deboli e i pochi. (Quotidiano del Sud)

Aggiungendo: «Io ci ho messo tanti anni a trovare le parole giuste per raccontare il mio amore per un ragazzo, e per me è un onore essere su questo palco per continuare a dare il giusto peso alle parole» Se vi chiamano ricchioni, voi ridetegli in faccia perché la cattiveria non risiede nella lingua e nel mondo ma nel cervello: è l'intenzione. (La Stampa)