Il 3 gennaio via ai primi saldi. Confcommercio: giro d’affari da 4,8 miliardi

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Archiviato il Capodanno, è gà tempo di saldi invernali: mercoledì 3 gennaio si parte in Valle d’Aosta, venerdì 5 in tutte le altre regioni. Saranno 15,8 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato e ogni persona spenderà circa 137 euro, per un giro di affari di 4,8 miliardi di euro: sono questi, secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, i numeri dei saldi invernali. Spiega il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio , Giulio Felloni: “Sono stime che evidenziano una tenuta della propensione al consumo degli italiani, dopo un anno complesso in cui la moda ha contribuito in maniera determinante alla discesa ed al contenimento dell’inflazione. (Il Sole 24 ORE)

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A fare da apripista è la Valle d’Aosta, dove si comincia il 3 gennaio, mentre nelle altre regioni si dovrà attendere venerdì 5. Ai nastri di partenza ci sono quasi 16 milioni di famiglie pronte a fare acquisti, per un giro d’affari vicino ai 5 miliardi. (L'Eco di Bergamo)

Neanche il tempo di finire gli acquisti dei regali di Natale che già si pensa ai saldi invernali. Nonostante tra blackfriday e iniziative dei commercianti ormai i ribassi siano all’ordine del giorno, in tutta Italia l’inizio dei saldi invernali è fissato ufficialmente per venerdì 5 gennaio 2024. (Il Fatto Quotidiano)

Anno nuovo e saldi invernali alle porte. Saranno 15,8 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato e ogni persona spenderà circa 137 euro mentre è di 306 euro la spesa media a famiglia per un giro di affari di 4,8 miliardi di euro. (Finanza Repubblica)

«Dopo i fiacchi risultati del 2023, molti colleghi si aspettano dai prossimi saldi, addirittura un più 10%». Maria Beatrice Paludetti, presidente Federmoda Treviso, guarda con molta fiducia alle promozioni invernali che per la Marca e tutta Italia scatteranno il 5 gennaio. (La Tribuna di Treviso)

Eppure la nostra è la provincia è quella in Veneto dove i rincari impattano meno (75,9%) sulle spese dei consumatori. È la fotografia che emerge dall'indagine sui consumi previsti da qui a due mesi, condotta da Confcommercio Veneto e Unioncamere Veneto con interviste su un campione di 600 residenti in Veneto nell'ultima settimana di novembre. (ilgazzettino.it)