Ucraina, Zelensky risponde a Trump: «Venga e valuti di persona»

Di Lorenzo Cremonesi Il presidente lancia l’allarme per Kharkiv. Nato favorevole a un comando terrestre in Finlandia L’ex presidente americano Donald Trump e il presidente ucraino Zelensky Volodymyr Zelensky e il suo governo ovviamente temono l’eventualità della vittoria di Donald Trump alle elezioni americane di novembre. Serve poco per capirne il motivo: già ora i repubblicani stanno bloccando al Congresso i 60 miliardi di dollari in aiuti militari che Joe Biden aveva stanziato in ottobre e la cui mancanza rischia di fare collassare le difese ucraine contro l’offensiva russa. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La manovra russa potrebbe aumentare fra maggio e giugno, sostiene Budanov (Corriere della Sera)

Numerose sono le domande da porsi. (L'Eco di Bergamo)

Come scrive il giornale americano, l'idea del tycoon sarebbe quella di fare pressioni su Kiev affinché ceda alcuni territori a Mosca (LAPRESSE)

Citando fonti vicine al tycoon, che hanno voluto restare anonime, il prestigioso quotidiano statunitense sostiene che Trump avrebbe intenzione di premere su Kiev affinché ceda la Crimea e le aree del Donbass già di fatto occupate dalla Russia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Fonti anonime, ma vicine al tycoon, hanno anticipato al Washington Post le idee dell'ex presidente americano, in piena corsa per la rielezione, circa le modalità per porre fine al conflitto tra Russia ed Ucraina (Sky Tg24 )

Da presidente, Donald Trump «ha detto chiaramente» che pensava che l'Ucraina «dovesse far parte della Russia». «Trump ha detto chiaramente che pensava che l'Ucraina, e certamente la Crimea, dovesse far parte della Russia», racconta Hill – responsabile per gli Affari Europei e Russi del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti tra il 2017 e il 2019 – al giornalista del New York Times David Sanger nonché autore del libro New Cold Wars: China's Rise, Russia's Invasion, and America's Struggle to Defend the West. (La Stampa)