Con la Pac, un’agricoltura più sostenibile per l’Italia e l’Europa

L'HuffPost INTERNO

In poche parole, si tenderà a sostenere una produzione agricola più sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che sociale.

Allo stesso tempo si salvaguarda la dimensione comune della politica, evitando distorsioni di concorrenza tra agricoltori di differenti Stati membri.

Con questo voto, la politica agricola diventa asse portante per uno sviluppo solido e sostenibile dell’Unione Europea, in cui il Made in Italy viene davvero tutelato e gioca un ruolo determinante

Una componente fondamentale riguarda la sostenibilità, grazie ai cosiddetti eco-schemi che saranno il 25% dei pagamenti diretti - che per l’Italia significa circa 900 milioni di euro annui. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre fonti

Alla fine, agli eco-sistemi andrà il 25% delle dotazioni nazionali per i pagamenti diretti (49 miliardi), con diverse flessibilità. D’altro canto, anche in un precedente Consiglio Agrifish, con i ministri dell’Agricoltura dell’Ue, gli Stati avevano spiegato che non avrebbero tollerato nessuna ingerenza della Commissione Ue (Il Fatto Quotidiano)

L’Europarlamento ha approvato ieri la nuova politica agricola comunitaria (Pac), dopo un lungo periodo di discussione, in seguito alla proposta di riforma presentata dalla Commissione nel 2018, adottata in Consiglio solo nel giugno scorso. (Il Manifesto)

Ci sono passi avanti importanti: lo stop ai soldi per chi sfrutta i lavoratori, ed è un grande risultato. I suoi sostenitori, dal Pd alla Lega, passando dal M5s, continuano a dichiarare che questa riforma salvaguarda gli interessi degli agricoltori italiani. (La Repubblica)

L’eurodeputato socialdemocratico non è solo un gran sostenitore, ma è uno degli architetti della riforma della Politica agricola comune (Pac) approvata oggi, 23 novembre, all’Europarlamento. In Italia sono stati fatti un paio di tavoli di partenariato con sindacati e ong, ma ancora siamo indietro (Domani)

“Dal Parlamento viene un importante riconoscimento del ruolo della Politica agricola comune (PAC), che deve garantire reddito agli agricoltori affinché possano continuare ad offrire alimenti sani nelle giuste quantità preservando le risorse naturali e contribuendo alla lotta al cambiamento climatico con più ricerca ed innovazione”. (Cuneodice.it)

Per molti, poi, la nuova Pac era la cartina tornasole della capacità di Bruxelles di accelerare davvero la transizione ecologica Dal 1° gennaio 2023 entrerà in vigore la nuova politica agricola comune, partorita dopo un lunghissimo negoziato. (Rinnovabili)