L'opinione di Giuseppe Rasolo sulla serie di Zerocalcare: “Pro o contro? La verità sta sempre nel mezzo”

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Ormai da giorni in rete si è scatenato il dibattito su Zerocalcare e la serie Netflix che termina in quel di Biella tra riferimenti palesi e altri meno sulla città.

Una volta il nostro isolamento era un vanto da isola felice, oggi una prigione da cui uscire con fatica per confrontarsi con il mondo.

Il che, come dire, restringe il cerchio, il problema di Biella sono, da sempre, i biellesi, siamo noi che abbiamo un cattivo rapporto con i nostri simili, con il territorio circostante con il fatto di essere originari di questo luogo. (newsbiella.it)

La notizia riportata su altri media

La differenza mi fa capire come la provocazione pur se indiretta di Zerocalcare, che nella sua serie per Netflix racconta di una ragazza suicida a Biella, debba essere affrontata. Zerocalcare, il fumettista di successo, l’antagonista, l’autore tormentato e dissacrante sa graffiare senza rimanere sulla superficie delle questioni (La Stampa)

Nelle barzellette i romani dicono tutti «ahò» e i milanesi «eh la madonna», anche se l’ultimo ad averlo detto davvero è stato Renato Pozzetto nel 1978 Se un regista ambienta un funerale a Biella, mica significa che Biella sia la città dei funerali. (Corriere della Sera)

Il giornalista di “Non è L’Arena”, non è molto contento dell’immagine che Zerocalcare ha usato per Biella nella sua prima serie TV. Le dichiarazioni di Giletti su Zerocalcare. Secondo le dichiarazioni riportate da La Stampa, Massimo Giletti non ha gradito la definizione di “città senza vita” che Zerocalcare ha dato nella sua serie Strappare lungo i bordi, che ha debuttato su Netflix (Donna Glamour)

“Di fronte alle critiche – prosegue il giornalista – bisogna aprirsi, non chiudere la porta al mondo, cullandoci nelle nostre sicurezze che non sono più neanche tali. L’appello di Massimo Giletti è apparso oggi su La Stampa. (La Provincia di Biella)