Tim, Gubitosi: «Pronto a un passo indietro per sereno esame Kkr, non rimandare la decisione»

Il Messaggero ECONOMIA

L'ad di Tim Luigi Gubitosi esce dall'angolo e per sbloccare il dossier Kkr domani, al board, rimetterà le sue deleghe.

Trapela poi qualche indiscrezione sulla proposta di Kkr che prevedrebbe lo scorporo della rete per offrirla `a termine` a CDP dopo qualche anno, a processo completato

Da non trascurare però gli altri punti all'ordine del giorno, in particolare il tema delle strategie e dell'andamento del business. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altri media

Una roba così, nella pur disastrosa storia ventennale della Tim privata, non s’era mai vista. La mossa dimostra i rapporti ormai compromessi […] (Il Fatto Quotidiano)

Intanto ASATI, Associazione Azionisti Telecom Italia, guidata dal Presidente Ingegnere Franco Lombardi, ha invitato il Consiglio di Amministrazione di TIM a essere unito sulla valutazione dell’offerta di KKR. (MondoMobileWeb.it)

Se questo passaggio consentirà una più serena e rapida valutazione della non binding offer di Kkr, sarò contento che sia avvenuto», scrive Gubitosi L’amministratore delegato Luigi Gubitosi ha deciso di fare un passo indietro e di rimettere le deleghe al consiglio convocato per domani 26 novembre alle 15 su richiesta di sindaci e consiglieri. (Il Sole 24 ORE)

Se si procedesse alla valutazione dell’offerta spiega Gubitosi, siamo in grado di aprire una data room in 48 – 72 ore. Ora la palla è in mano ai consiglieri indipendenti. (Domani)

Il manager ha scritto una lettera dove si è detto pronto a rimettere le deleghe al cda per consentire a quest'ultimo una valutazione più «serena e rapida» della proposta di Kkr. Mentre di fatto si sta assistendo al tentativo di un gruppo francese di cacciare l'ad italiano da Tim (il Giornale)

Infine «le non troppo velate accuse che mi sono state rivolte sulla mia presunta vicinanza a Kkr» Così, al termine delle riunioni congiunte del collegio sindacale e del comitato rischi sul contratto Dazn, ha preso carta e penna annunciando il passo indietro in una lettera inviata a tutti i membri del cda. (Il Messaggero)