Depistaggio o pregiudizio. Il lato oscuro delle indagini

il manifesto INTERNO

Perché il 4 marzo 2022 la procura di Trapani ha chiesto il rinvio a giudizio degli indagati nella maxi-inchiesta sulle ong ma il 28 febbraio 2024 ha smentito se stessa esprimendosi per il proscioglimento? È questa la domanda che rimane sul banco degli imputati dopo che ieri il gup di Trapani Samuele Corso ha disposto il non luogo a procedere perché «il fatto non sussiste». Tra quelle due date si è snodata un’udienza preliminare definita in aula «tra le più lunghe e complesse della storia giudiziale italiana». (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nessun inganno alle autorità che coordinavano i soccorsi. Solo fango mediatico e bugie di Stato contro attivisti e operatori umanitari che si erano imbarcati per salvare vite umane di cui a molti non importa nulla. (il manifesto)

L’accusa era di quelle che dovevano servire a chiudere il cerchio della repressione e a giustificarne la moralità perché riusciva a trovare, in un concorso criminoso, la falsa pietà dei soccorritori e i loschi affari dei trafficanti. (il manifesto)

"Il fatto non sussiste". La sentenza del Tribunale di Trapani ha chiuso così, senza nemmeno aprire la fase dibattimentale, il processo per il caso Iuventa. I 4 membri dell'equipaggio della nave della ong Jugend Rettet erano indagati insieme ad altre 17 persone di Msf e Save the Children per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. (Avvenire)

Parla Tommaso Fabbri, capo missione di Medici Senza Frontiere finito davanti al gup, insieme a 9 attivisti di Save The Children e Jugend Rettet, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. (Corriere della Sera)

Una vera e propria invenzione, ad opera di ex agenti infiltrati sulla nave in cerca di un posto al sole nella Lega e in Fratelli d’Italia, che hanno poi fatto un passo indietro, ammettendo che l’unico interesse delle ong era quello di salvare vite. (Il Dubbio)