Afghanistan: p. Scalese (barnabita), "scambio di prigionieri, passo necessario verso la pace"

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“La politica deve avere il coraggio di compiere scelte che provocano perplessità morali, ma che sono inevitabili per una soluzione reale e pacifica al conflitto”, nota padre Scalese.

“La soluzione politica è inevitabile, bisognerà arrivare a un compromesso”, conclude padre Scalese.

Padre Scalese fa sua la domanda che molti afghani pongono in queste ore al presidente Ashraf Ghani, che il 12 novembre ha annunciato in diretta televisiva l’imminente scambio dei prigionieri, concluso martedì 19 novembre. (Servizio Informazione Religiosa)

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Finalmente liberi due professori dell’American University. Ora, a distanza di tre anni, dopo numerosi, falliti, tentativi di liberazione compiuti dalle forze speciali di Washington, l’australiano Timothy Weeks e lo statunitense Kevin King potranno riabbracciare le loro famiglie. (Eastwest)

Il presidente afghano aveva annunciato giorni fa la liberazione di due ostaggi occidentali in cambio del rilascio dei talebani. Sono stati liberati i due ostaggi occidentali per i quali qualche giorno fa il presidente afghano Ashraf Ghani aveva annunciato uno “scambio” con alcuni talebani detenuti. (Notizie.it )

Padre Scalese fa sua la domanda che molti afghani pongono in queste ore al presidente Ashraf Ghani, che il 12 novembre ha annunciato in diretta televisiva l’imminente scambio dei prigionieri, concluso martedì 19 novembre. (Fides)

Non si sa ancora invece dove si trovino i due ostaggi, l’americano Kevin King, e l’australiano Timothy Weeks, entrambi professori dell’Università americana dell’Afghanistan. Lo scambio di prigionieri era stato annunciato una settimana fa dal presidente afghano, Ashraf Ghani, che in diretta tv aveva parlato di “decisione difficile”, nell’interesse del popolo afghano. (la voce d'italia)

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Le autorità afghane hanno precisato che assieme al rilascio è scattato un cessate-il-fuoco di “48 ore” in tutto il Paese. Due ostaggi occidentali, un americano e un’australiana, sono stati rilasciati dai Taleban in cambio della scarcerazione di tre importanti comandanti jihadisti detenuti nella base di Bagram, vicino a Kabul. (La Gazzetta di Reggio)