Milan-Inter, Lukaku segna il terzo gol e festeggia urlando «Io, io»

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Il belga mette a segno il definitivo 3-0 dei nerazzurri | CorriereTv. Esplode la gioia di Lukaku e dei nerazzurri dopo il 3-0 del belga ai rossoneri nel derby di ritorno in Serie A.

Urla «Io, io» e aspetta l’abbraccio dei compagni in campo e di quelli in panchina

Il belga mette a segno il terzo gol dopo la doppietta di Lautaro e lascia scaturire tutta la sua gioia.

(Living)

Ne parlano anche altri giornali

Ora il Milan è a -4 dall’Inter e si chiede quali siano le proprie ambizioni per il resto della stagione Zlatan che saluta mentre i compagni affondando è l’immagine finale di una domenica dalla quale il Diavolo esce con le ossa rotte e le ambizioni spuntate. (TUTTO mercato WEB)

74 Il calcio è meraviglioso anche perché vive di ere , sempre segnate da calciatori che diventano icone di un momento destinato a rimanere impresso per sempre. In queste anse temporali si inseriscono gli uomini derby , giocatori che più di altri sanno mantenere il sangue freddo quando attorno sale la pressione. (Calciomercato.com)

Nel derby più importante degli ultimi anni, una buona fetta dell'interesse era legata anche alla loro presenza in campo. Zlatan Ibrahimovic da una parte, Romelu Lukaku dall'altra, a poche settimane di distanza dal clamoroso scontro che aveva animato l'ultimo incrocio in Coppa Italia. (Sport Fanpage)

LEGGI ANCHE > > > Milan-Inter, tensione fra le tifoserie | Intervengono le forze dell’ordine. Paolo Maldini ha preso la parola a pochi minuti dal calcio d’inizio di Milan-Inter. (CalcioMercato.it)

Lukaku storico — Lukaku, invece, col passare dei minuti non è calato per niente, anzi. Altro che "little donkey", come l'ha chiamato Ibra in quella sfida di coppa, finalmente pronta per essere mandata in archivio (La Gazzetta dello Sport)

Lukaku ha trascinato l'Inter in vetta al nostro calcio. Siamo piuttosto restii solitamente agli elogi. Più in generale l’esaltazione del singolo mal si concilia con il nostro spirito, e spesso comporta una semplificazione che alimenta quella banalità del top player ridotta quasi a una sineddoche del gioco: un solo uomo per sintetizzare tutto. (Sport Mediaset)