Assegno unico, partenza rinviata: entrerà a regime da gennaio 2022

QuiFinanza INTERNO

editato in: da. L’assegno unico e universale per i figli entrerà a regime da gennaio 2022.

Le detrazioni fiscali saranno poi completamente assorbite nell’assegno unico da gennaio“, ha detto il ministro.

Assegno unico rimandato al 2022, le reazioni. Immediata la reazione del Pd che ha chiesto un forte impegno al governo affinché sia rispettata la nuova scadenza del 1 gennaio 2022.

Ha dovuto correggere il tiro la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti rispetto alla tanta conclamata data del 1° luglio 2021, come data di partenza dell’assegno unico. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altre fonti

LaPresse. La domanda va presentata direttamente all'Inps da uno dei genitori entro 90 giorni dalla nascita o dalla data di ingresso del minore affidato o adottato nel nucleo familiare. La domanda va presentata per ogni figlio, ed una sola volta. (Sky Tg24 )

La ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti ha annunciato il rinvio dell’assegno unico per un motivo ben preciso: tutti i dettagli. Altro rinvio per l’arrivo dell’assegno unico ed universale per i figli che entrerà a regime da gennaio del 2022. (Inews24)

Assegno unico figli a carico rinviato al 2022: per quali motivi. E’ chiaro che alla luce del ritardo nell’avvio della misura, appena confermato da fonti ministeriali, in molti si staranno domandando o si domanderanno quali sono le cause di questa scelta, per certi versi inaspettata. (Lavoro e Diritti)

Infatti, secondo alcune indiscrezioni, si potrebbe prevedere l’erogazione di un Bonus una tantum di 200-250 euro in sostituzione, per alcuni mesi del 2021, del vero e proprio assegno unico Assegno unico figli: cosa si sa di certo? (The Wam.net)

Per quanto riguarda i fondi, si tratta di un «impegno di 4,6 miliardi, altri 500mila euro sono stati già stanziati, per 228mila nuovi posti negli asili nido è confermato. Le parole della ministra alla famiglia e alle pari opportunità Bonetti: «L'impegno di 4,6 miliardi, altri 500mila euro sono stati già stanziati». (Studio Cataldi)