Coronavirus: la Cina respinge le accuse, "Nessun ritardo nelle informazioni"

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Stando all’inchiesta giornalistica condotta da AP, l'Organizzazione mondiale della sanità avrebbe mostrato frustrazione per il comportamento della Cina.

Insomma, accusata di essere “filocinese” dal presidente americano Trump, in realtà l’Oms non avrebbe fatto sconti alla Cina.

Coronavirus: la Cina respinge le accuse, "Nessun ritardo nelle informazioni". Di redazione Blogo.it mercoledì 3 giugno 2020. La Cina replica all’inchiesta di Associated Press: nessun ritardo nelle informazioni fornite da Pechino all’OMS sul coronavirus. (Polisblog.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L'OMS dopo le parole di Zangrillo: "Il virus non è diventato meno patogeno". Di redazione Blogo.it lunedì 1 giugno 2020. L'OMS interviene dopo le parole del professor Alberto Zangrillo e precisa che il COVID-19 "non è diventato meno patogeno, siamo noi che ora lo combattiamo meglio". (Polisblog.it)

I cinesi non danno le informazioni che per legge dovrebbero condividere, dicono. L’Associated Press ha pubblicato stralci di verbali in cui, nelle prime settimane di gennaio, dirigenti dell’Oms si lamentavano delle scarse informazioni fornite dalla Cina sul Covid-19. (Il Fatto Quotidiano)

La frustrazione dell’Oms era apparsa chiara già nella seconda settimana di gennaio, prima dell’impennata di casi a Wuhan del 20 gennaio scorso. Già, perché il virus è stato codificato per la prima volta lo scorso 2 gennaio mentre l’Oms ha dichiarato l’emergenza mondiale soltanto il 30 gennaio. (Imola Oggi)

Solo il 20 gennaio le autorità Cinesi furono quasi costrette ad ammettere l’esistenza di questo virus trasmissibile da uomo a uomo. Nella questione USA-Cina che sta rinvigorendo ora a causa di queste scoperte, le potenziali lacune e omissioni da parte del paese orientale potrebbero esacerbare un clima già molto teso. (Lezioni Europa)

Che cosa emerge dai documenti interni dell’Oms su Coronavirus e Cina svelati dall’Associated Press. Eppure, ancora il 14 gennaio l’Oms sul suo profilo Twitter negava che ci fossero “prove certe” della trasmissione uomo-uomo del virus. (Startmag Web magazine)

Solo dopo un viaggio a Pechino del direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, il 30 gennaio, l’Oms dichiarò quella del coronavirus una emergenza globale. L’Organizzazione mondiale della sanità sarebbe – in particolare – in tensione con Pechino per aver aspettato nel condividere i dati sul genoma del virus. (MeteoWeek)