Forte calo del PIL svizzero

RSI.ch Informazione ECONOMIA

RG 08.00 del 03.06.20: la pandemia rallenta l'economia. TG 12:30 di mercoledì 03.06.2020. TG 20 di mercoledì 03.06.2020

L’industria manifatturiera (-1,3%) ha fatto registrare il maggiore calo dopo quello dovuto la rimozione del tasso di cambio minimo tra franco e euro a inizio 2015.

Il consumo dello Stato (+0,7 %) è stata l’unica componente della domanda interna a sostenere la congiuntura.

La chiusura dei negozi a partire dal 17 marzo ha determinato un forte calo nell’acquisto di mobili e abbigliamento, ma le spese per la mobilità, il tempo libero e la salute sono diminuite fortemente. (RSI.ch Informazione)

Su altri media

Sul fronte settoriale, una discesa massiccia si osserva... Il blocco delle attività economiche legato alla pandemia di coronavirus in Svizzera ha avuto un impatto importante sul Prodotto interno lordo del primo trimestre, che registra una flessione del 2,6% rispetto al trimestre precedente (quando invece era aumentato dello 0,3%). (Corriere del Ticino)

A causa del cedimento congiunturale a livello mondiale vi è stata una sensibile diminuzione delle esportazioni in molti settori industriali. Un impulso negativo di dimensioni storiche è arrivato inoltre dal settore sanitario (-3,9%), dato che molti trattamenti sono stati temporaneamente sospesi. (Ticinonline)

L’industria manifatturiera (-1,3%) ha fatto registrare il maggiore calo dopo quello dovuto la rimozione del tasso di cambio minimo tra franco ed euro a inizio 2015. A causa del cedimento congiunturale a livello mondiale vi è stata una sensibile diminuzione delle esportazioni in molti settori industriali. (Ticinonews.ch)

Nel secondo semestre anche le esportazioni dovrebbero essere confrontate a una ripresa, ma meno forte di quella dei consumi privati visto che la congiuntura globale sarà ancora debole. Il BAK anticipa un tasso di disoccupazione del 3,8% quest’anno, del 4,5% il prossimo e del 3,7% quello seguente. (Corriere del Ticino)

Un impulso negativo di dimensioni storiche è arrivato inoltre dal settore sanitario (-3,9%), dato che molti trattamenti sono stati temporaneamente sospesi. (Corriere del Ticino)