Arriva un “vaccino” contro il colesterolo: a breve i test in Gran Bretagna

Investire Oggi SALUTE

Inclisiran simile ad un vaccino. Ciò accadrebbe grazie ad appena due iniezioni all’anno e proprio per questo motivo il farmaco viene definito “vaccino”.

Per combattere il colesterolo, infatti, i pazienti potrebbero a breve ricorrere ad un “vaccino” che sarà trattato entro la fine dell’anno su 40 mila persone.

Nel corso del 2020 il nuovo farmaco inclisiran verrà testato sui pazienti britannici mediante due iniezioni all’anno. (Investire Oggi)

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Dagli studi in corso, in ogni caso, emerge che statine e iniezioni di inclisiran potrebbero lavorare bene insieme. Il farmaco sarà poi valutato per utilizzi di routine l’anno prossimo, sulla base delle evidenze fornite dai precedenti studi. (RIFday)

C’è da sottolineare che secondo le nuove linee guida messe a punto dalla Società Europea di Cardiologia, è importante raggiungere valori di LDL inferiori a 55 milligrammi per decilitro e almeno dimezzare il colesterolo LDL. (Ladyblitz)

La molecola usata per questa sperimentazione è l’inclisiran, si tratta di un inibitore di un gene, da la possibilità al fegato di assorbire il colesterolo cattivo. Questa possibile cura riuscirà a salvare 30mila persone nei prossimi 10 anni da una morte quasi sicura. (Notizie Ora)

La terapia funziona con due iniezioni all’anno, e secondo i primi test ottiene i risultati voluti in poche settimane. Il Ministro Salute ha l’obiettivo di salvare 30 mila vite in 10 anni grazie al vaccino contro il colesterolo. (MEDIC@LIVE Magazine)

Parteciperanno alla prima fase del test uomini e donne di mezza età con colesterolo alto che non hanno avuto un evento cardiovascolare grave ma sono considerati ad alto rischio. Prenderà il via quest’anno in Gran Bretagna una grande sperimentazione di un nuovo farmaco contro il colesterolo. (Responsabile Civile)

In caso di esito positivo i vaccini verranno diffusi a centinaia di migliaia di persone. Secondo molti, però, oltre al fine più nobile di salvare vite umane, si cela quello politico di tenere alta l’immagine della Gran Bretagna per le sperimentazioni farmaceutiche dopo i rischi corsi con la Brexit. (Metropolitan Magazine Italia)