Pugno duro di Putin, botte ai dissidenti in piazza: "Gridavano cagna e hanno iniziato a strangolarmi"

Secolo d'Italia ESTERI

Altra domenica di violenze sui dissidenti anti-Putin: 15mila russi fermati dall’inizio della guerra. Ieri in Russia, allora, l’ultima dimostrazione di forza.

E si aggiunge alla interminabile lista dei quasi 900 russi fermati al momento nella domenica di protesta contro la guerra.

«Mi hanno chiamato “cagna”, sbattuto la testa sul tavolo e hanno iniziato a strangolarmi»…. Tra loro, i casi eclatanti che oggi trapelano ovunque. (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Mosca: arrestati 5 bambini che sono andati all'ambasciata ucraina con i manifesti "No alla guerra". (Fanpage)

«Due parole», scritte in russo su un cartoncino a due passi dalla piazza Rossa di Mosca. In mattinata la ong OVD-Info aveva parlato di «almeno 268» persone fermate «in 23 città», citando anche Mosca e San Pietroburgo (ilmattino.it)

Proteste in Russia, centinaia di arresti in tutto il Paese 13 marzo 2022. (Il Sole 24 ORE)

Arresti anche a San Pietroburgo, seconda città russa, dove la centrale Nevsky Avenue è stata chiusa dalla polizia con una dozzina di blindati. La Russia che dice no alla guerra è scesa di nuovo in piazza in tutto il Paese gridando la vietatissima parola. (L'Unione Sarda.it)

In almeno 35 città c'è stato chi ha accolto all'appello di Alexei Navalny dal carcere: "Scendete in piazza - ha mandato a dire - ogni domenica alle 14" Saranno anche gocce nel deserto, ma quanta paura facciano al regime si capisce da come vengono represse. (L'HuffPost)

L. e camionette rimangono in attesa ai bordi delle piazze, una volta piene partono alla volta delle centrali. n Russia salgono sempre più le proteste da parte della popolazione contro la guerra che sta imperversando in Ucraina. (Ticinonline)