Scandalo Covid-19, Cina e Oms hanno nascosto: "sulla coscienza 376mila morti"

PRP Channel SALUTE

Non è un mistero, del resto, che l’attuale direttore dell’Oms rappresenti un paese, l’Etiopia, che fa parte (come lo Zimbabwe) di quel blocco di paesi africani che vantano strettissimi legami con la Cina.

Di fronte alle evidenze scientifiche le autorità cinesi hanno ritardato a comunicare al mondo la gravità della situazione.

Sulla coscienza dei vertici dell’Oms e della Cina ci sarebbero 376mila morti da Covid-19, in tutto il mondo. (PRP Channel)

Su altre fonti

Rivelazione esplosiva dell’Associated Press: l’OMS sarebbe molto critica nei confronti della Cina, sopratutto nella condivisione dei dati sul coronavirus. L’Organizzazione mondiale della sanità sarebbe – in particolare – in tensione con Pechino per aver aspettato nel condividere i dati sul genoma del virus. (MeteoWeek)

Wei Junmin, presidente e caporedattore della rivista della Chinese Medical Association, ha affermato che le riviste cinesi incluse nel database dell'OMS non solo forniscono supporto accademico alla lotta della Cina contro l'epidemia, ma contribuiscono anche con le esperienze cinesi alla lotta mondiale contro il Covid-19. (Radio Cina Internazionale)

Ci sono migliaia di persone che ogni giorno muoiono. L'OMS dopo le parole di Zangrillo: "Il virus non è diventato meno patogeno". Di redazione Blogo.it lunedì 1 giugno 2020. L'OMS interviene dopo le parole del professor Alberto Zangrillo e precisa che il COVID-19 "non è diventato meno patogeno, siamo noi che ora lo combattiamo meglio". (Polisblog.it)

L’agenzia dell’onu contro Pechino per la fase iniziale del Coronavirus. Ore 19 - iscriviti alla newsletter e ricevi gli ultimi aggiornamenti nella tua casella. “Ce le comunicano 15 minuti prima di darle alla tv […] (Il Fatto Quotidiano)

Già, perché il virus è stato codificato per la prima volta lo scorso 2 gennaio mentre l’Oms ha dichiarato l’emergenza mondiale soltanto il 30 gennaio. La frustrazione dell’Oms era apparsa chiara già nella seconda settimana di gennaio, prima dell’impennata di casi a Wuhan del 20 gennaio scorso. (Imola Oggi)

Il problema riguarda il quando e come si è trattata quest’emergenza, a fronte di scelte probabilmente errate. Nella questione USA-Cina che sta rinvigorendo ora a causa di queste scoperte, le potenziali lacune e omissioni da parte del paese orientale potrebbero esacerbare un clima già molto teso. (Lezioni Europa)