Non è smart working/6. Tutti in mensa con Steve Jobs

Su questo siamo confortati anche dall’opinione di uno dei padri dello sviluppo tecnologico contemporaneo considerato come uno più grandi innovatori del XX secolo: Steve Jobs.

Tutti in mensa con Steve Jobs proviene da WeWelfare

È, infatti, sin dalle scuole elementari che le persone si rapportano e crescono in contesti esterni alla famiglia che sono regolati e disciplinati.

Una modalità con la quale ciò che si riafferma è, appunto, l’intelligenza (smartness) del riconoscimento dei fondamentali significati del lavoro umano. (Il Messaggero)

Su altre fonti

“Si ritiene che il questionario sia stato completato nel periodo in cui lasciò il Reed College di Portland, Oregon. Non è chiaro per quale ruolo si stesse candidando Jobs, ma risultano specificate abilità con l’uso di computer e calcolatori oltre a competenze in ambito di design e tecnologia. (Forbes Italia)

E lo fa già piuttosto bene visto che a 22 anni è una tra le più brave cavallerizze al mondo. Nel suo account instagram infatti la si vede ammolo nella vasca, broncio alla Bardot e un bicchiere di vino in mano. (Milleunadonna.it)

Purtroppo ignota l’azienda alla quale il foglio venne inoltrato, ma non c’è dubbio che si trattasse di una società attiva nel mondo tech. Effettivamente, come riporta la descrizione dell’oggetto, «si ritiene che il questionario sia stato compilato nel periodo in cui Jobs lasciò il Reed College di Portland, nell’Oregon» (Corriere della Sera)