Missili russi su Odessa, 2 morto e 19 feriti: anche 3 bambini. Colpita la cattedrale della Trasfigurazione

Gazzetta del Sud ESTERI

L’attacco russo su Odessa che la notte scorsa ha provocato due morti non ha risparmiato la cattedrale della Trasfigurazione : lo ha reso noto il Consiglio comunale della città. Le immagini di ciò che resta dello storico luogo di culto circolano già sulla rete e mostrano un lato della facciata completamente distrutto, oltre a ingenti danni provocati all’interno della cattedrale. Completata nel 1808, la cattedrale venne demolita dalle autorità sovietiche nel 1936 e fu ricostruita tra il 1999 e il 2003 (Gazzetta del Sud)

La notizia riportata su altri media

Per tutta questa settimana, l'esercito russo ha attaccato ripetutamente Odessa con missili e bombe che hanno colpito importanti infrastrutture, causando morti e feriti tra i civili. – Odessa è sotto attacco russo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lo conferma il governatore della regione: "Purtroppo abbiamo un civile ucciso in seguito ad un attacco notturno dei russi su Odessa", ha scritto su Telegram Oleg Kiper aggiungendo poi che 14 dei feriti sono stati trasferiti in ospedale. (Tiscali Notizie)

Odessa, missile colpisce la cattedrale della Trasfigurazione: a fuoco paramenti e dipinti (La Stampa)

L'amministrazione cittadina ha riferito tramite Telegram, secondo quanto riportato da 'The Kyiv Independent', che la storica Cattedrale della Trasfigurazione ha riportato danni significativi. I soccorritori hanno estratto dalle macerie un'icona, l'icona Kasperovskaya della Madre di Dio (Sky Tg24 )

Un attacco missilistico della Russia ha colpito nella notte Odessa. Lo riferisce il governatore Oleh Kiper, secondo quanto riportato da 'The Kyiv independent' facendo presente che al momento si conta un morto e almeno 18 persone ferite, tra cui quattro bambini. (Il Sole 24 ORE)

ODESSA — Entrando in centro città con l’autostrada a quattro corsie che la collega con Kiev, la prima impressione è che sia cambiato poco. I caffè sono affollati, c’è chi fa jogging, i negozi sono aperti come ormai era consueto da dopo le prime settimane di panico all’inizio della guerra l’anno scorso. (Corriere della Sera)