Nuova stretta in Iran, retate di donne senza velo. La Nobel Narges Mohammadi: "E' una guerra totale contro di noi"

L’Iran moltiplica le linee del fronte, impegnato con missili e droni contro le minacce esterne e una durissima repressione dentro i confini nazionali. Sui social è apparso l’hashtag 'guerra alle donnè: tre parole per dire che la violenta stretta per chi non indossa il velo in pubblico ha oltrepassato il limite dei precetti islamici, aprendo un conflitto contro metà della popolazione. La premio Nobel per la Pace 2023, l’attivista Narges Mohammadi, dal carcere di Evin dove è detenuta per le sue battaglie in favore dei diritti umani è riuscita a diffondere un audio in cui dichiara che la Repubblica islamica è in «guerra totale contro le donne». (Gazzetta del Sud)

Ne parlano anche altri giornali

Il capo della Polizia, Abasali Mohammadian aveva annunciato la nuova operazione Nour in tv dichiarando che la polizia di Teheran e di altre città avrebbe iniziato a adottare “misure contro coloro che violano la legge sull’hijab”. (Sky Tg24 )

Nelle scorse settimane la polizia iraniana aveva annunciato misure «più severe» per costringere le donne iraniane a coprirsi capo e capelli e arrendersi al regime che le vuole senza diritti né libertà. (La Stampa)

"Donne e uomini iraniani, vi invito, che siate artisti, intellettuali, lavoratori, insegnanti o studenti, all'interno o all'esterno del Paese, a sollevarvi contro questa guerra alle donne", ha detto Mohammadi in un messaggio vocale inviato dai suoi sostenitori. (Il Messaggero Veneto)

Il disperato messaggio vocale dal carcere della Premio Nobel: "Cosa vi chiedo per noi donne"

Nuova stretta sull’applicazione dell’obbligo di indossare il velo per le donne da parte del governo dell’Iran. Il Paese degli ayatollah ha lanciato il 13 aprile (lo stesso giorno dell’attacco contro Israele) una campagna denominata ‘Nour’ che prevede una rigida applicazione dell’obbligo di indossare correttamente l’hijab. (LAPRESSE)

La teocrazia negli anni ha riconosciuto quali nemici della morale e dello stato studenti, politici, professori, avvocati ma soprattutto vede nella donna il nemico principale. Questa propaganda politica ha continuato a perpetuare abusi e violenze non solo nei confronti delle donne, ma contro tutti coloro i quali nei decenni hanno messo in dubbio la cultura del patriarcato. (Amnesty International)

Il disperato messaggio vocale dal carcere della Premio Nobel: "Cosa vi chiedo per noi donne" Ricordate quella sedia vuota alla cerimonia dei Nobel? Era di Narges Mohammadi che è tornata a far sentire la sua voce da dietro le sbarre. (Milleunadonna.it)